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  • martedì 6 maggio 2025

L’Umbria cambia strada, dopo 50 anni tocca al centrodestra

 


Dopo 50 anni l’Umbria sceglie il centrodestra, facendo registrare una svolta storica in una Regione considerata da sempre un fortino “rosso” dove si è tronati anticipatamente alle urne dopo un’inchiesta sulla sanità. Il nuovo presidente è Donatella Tesei (terza donna consecutiva negli ultimi 20 anni), senatrice leghista, avvocato ed ex sindaco di Montefalco eletta con un consenso molto ampio (57,6%), staccando nettamente Vincenzo Bianconi, candidato del centrosinistra sostenuto dalla coalizione con il M5S, che si è fernato al 37,3%.


In attesa dei risultati definitivi, va segnalato che vola la Lega di Salvini che sfonda il muro del 37% mentre Fratelli d’Italia col 10,4% ha praticamente doppiato Forza Italia ferma al 5,5%. Il Pd non va oltre il 22,6% mentre M5S è crollato al 7,3%. Salvini e Meloni hanno subito chiesto le dimissioni del premier Conte mentre il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi spiega che “dall’Umbria dopo mezzo secolo una svolta storica: anche nelle tradizionali Regioni rosse il centro-destra unito rappresenta l’ampia maggioranza degli elettori. La nostra alleanza è il futuro dell’Italia e ha il diritto-dovere di governare il paese”.


“La sconfitta alla Regione Umbria dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza” spiega il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.


Mentre il M5S in un post su Facebook sottolinea che il ” patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. Il Movimento – si spiega – nella sua storia non aveva mai provato una strada simile. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti.


Abbiamo provato a dare a questa regione una alternativa che non prevedesse le solite dinamiche politiche, vista l’emergenza che sta attraversando”.


 


 

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