Letterina dell’Ue, torna parzialmente il sereno. Salvini: “Vedremo chi ha la testa più dura”. Di Maio: “Cancellati i tagli al welfare”

Il vicepremier Matteo Salvini si è detto "soddisfatto, perché ci sono segnali positivi per l’economia italiana e sono convinto che l’Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse". Il ministro dell’Interno ha ostentato ottimismo: "Non sono assolutamente preoccupato dalle reazioni di Bruxelles: anzi se riusciremo, come sono convinto, ad abbassare le tasse, torneremo a essere un Paese stabile e uno dei primi al mondo dove investire".
"La settimana prossima userò il consenso che voi mi avete dato non per chiedere una poltrona in più in Italia, chi se ne frega, ma per dire a Bruxelles: lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, ’meno tasse e più lavoro’. E se ci diranno ’no’ vedremo chi avrà la testa più dura", ha proseguito Salvini. Sulla questione fiscale, il leader della Lega ha aggiunto che "l’obiettivo del 15% di tasse è possibile".
Poi Di Maio: "Oggi la giornata comincia bene. Nella lettera scritta dal Mef all’Europa è stato cancellato il passaggio che prevedeva tagli alla spesa sociale, vale a dire ai servizi, agli ospedali, tagli al lavoro e a quota 100. Un altro governo Monti anche no, ne abbiamo avuto abbastanza", ha dichiarato via Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, capo politico M5s e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro.
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