Le ‘Sardine’ si prendono una pausa di riflessione

Le Sardine si prendono una "pausa di riflessione". Ad annunciarla è stato Mattia Santori, il leader e il volto simbolo del movimento anti-sovranista, in una lettera agli attivisti che è stata pubblicata integralmente sui social. L’ultimo atto prima della pausa sarà giovedì con la consegna, insieme ad altri tre fondatori (Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa e Roberto Morotti), del cosiddetto "manifesto valoriale". Poi, come annuncia Santori, "ci saluteremo per una legittima pausa di riflessione e di riposo". Nella missiva, il leader delle Sardine spiega di sentirsi "responsabile di diverse centinaia di persone che aspettano un mio segnale per procedere o retrocedere" e che tale responsabilità "mi pesa, come mi pesano i dissidi interni, le litigate per i post e le paranoie complottiste". Tra i nodi che il movimento si trova ad affrontare vi è anche quello legato alla natura del movimento, che in tanti vorrebbero trasformare in partito. "So che avete notato uno stallo in queste settimane. Non vi nego che questo stallo è dovuto alla stanchezza e alla paura che tutto il lavoro fatto fin qui si traduca in un vantaggio per pochi e in una delusione per molti", scrive ancora Santori. "Questa stanchezza e questa paura non sono solo mie. Altrimenti -sottolinea- non sarei qui a raccontarvele. Altrimenti non avrei avuto una battuta d’arresto. Tante volte ho proposto di trovare un’alternativa alla mia persona. Per tantissimo tempo ho lavorato per abilitare una struttura che non dipendesse da me. Eppure mi rendo conto che non posso scappare dalla mia responsabilità nei vostri confronti. Quindi tocca a me fare la prossima mossa. Conscio che non piaccio a tutti, conscio che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare alle spalle me e le persone che mi supportano. Ma consapevole che purtroppo, per quanto abbia provato per mesi a cercare di mediare tra le idee di tutti, non riesco a distaccarmi dall’idea precisa che ho sempre avuto delle sardine".
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