La guerra totale del ministro Di Maio imbarazza Confindustria e gli alleati di Governo

E’ guerra totale tra il vicepremier Luigi Di Maio e Atlantia. Mentre resta sempre divisivo e altissimo lo scontro tra la Lega e M5s sul ruolo che la concessionaria autostradale dovrebbe avere nella partita di Alitalia. "Atlantia e’ decotta, non puo’ essere coinvolta", dice il vicepremier Luigi Di Maio che a Borsa aperta spiega anche il perche’: "Se abbiamo detto a Genova che revocavamo le concessioni autostradali, il giorno in cui in maniera coerente lo faremo quell’azienda perdera’ valore in Borsa.
Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche agli aerei". A stretto giro arriva la replica della societa’ che parla di "grave danno reputazionale" e di "dichiarazioni che perturbano l’andamento del titolo", tanto da "riservarsi di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela". Non passa che qualche ora e Di Maio contrattacca. "I Benetton sono stati piu’ veloci oggi a rispondere al sottoscritto (minacciando azioni legali) che a chiedere scusa ai familiari delle vittime" di Genova. Se a questi gruppi di potere tocchi il portafogli e’ la fine".
Dalle opposizioni a Confindustria si levano una serie di critiche nei confronti di Di Maio. Pd e Forza Italia lamentano il rischio di turbare i mercati e chiedono l’intervento della Consob, che comunque gia’ da giorni segue con attenzione l’andamento del titolo che, dopo lo scossone di ieri, oggi ha chiuso poco mosso (-0,26%). Gli industriali leggono "con stupore le parole del vicepremier" grillino e chiedono un intervento del premier: "non si governa con l’ansia e il rancore e che la politica dovrebbe avere il senso del limite".
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