Il tira e molla di Italia Viva, Renzi: “Tutti sanno che non si andrà a votare. Boschi: “Noi non vogliamo aprire una crisi di Governo, dipende da Conte”

“Tutti sanno che non ci saranno elezioni. Dobbiamo aprire le scuole, non i seggi. Dobbiamo aumentare il numero dei vaccinati, non dei candidati. Dobbiamo scrivere il Recovery plan, non i libri dei sogni elettorali. Le elezioni fanno paura a chi verrebbe politicamente decimato come i trecento parlamentari del Movimento Cinque Stelle, non ai diciotto senatori di Italia viva”. Ne è convinto Matteo Renzi, che in una intervista al Corriere della Sera afferma: “Conte ha risposto alle sollecitazioni di Italia viva, dicendo: ‘Ci vediamo in Parlamento’. Lo aspettiamo al Senato, allora, che posso dire di più?”. Si andrà a un Conte ter? Oppure a un nuovo esecutivo? “Non so che formula prevarrà”, afferma l’ex presidente del Consiglio. “So che questo è il tempo di mettere al centro l’interesse dell’Italia e degli italiani contro gli egoismi di parte. L’appello del presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno perché prevalgano le ragioni dei ‘costruttori’ mi sembra saggio e illuminante”. Secondo il leader di Italia viva, Conte puntava a sostituire il partito con l’apporto di un gruppo di senatori “responsabili”: ” Ci hanno provato e la risposta molto secca dei gruppi che fanno riferimento al segretario Cesa e al presidente Toti ha indebolito il progetto. Alla fine il soccorso all’operazione ‘responsabili’ è arrivato solo dalla senatrice Mastella che è stata generosa pensando a ciò che i grillini avevano detto su di lei e sulla sua famiglia in passato. Generosità non sufficiente, forse, a garantire le strategie dei pensatori di riferimento del premier, taluni editorialisti che gli suggerivano di sostituire Italia viva”. Renzi non scioglie il dubbio se la delegazione di Italia viva lascerà o meno il Governo: “Le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto sono persone serie. Stanno al governo perché hanno delle idee, non per vanagloria. Se queste idee non piacciono, noi non siamo come gli altri: le poltrone le lasciamo”. Quanto alle voci di una poltrona ministeriale per lo stesso Renzi, è “falso. Siamo gli unici a dimetterci, altro che storie. Ma parliamo di contenuti, la prego”, risponde l’ex premier a Maria Teresa Meli. Renzi esprime giudizi sui diversi protagonisti della crisi di Governo: “C’è un limite istituzionale che è invalicabile: Berlusconi, Prodi, D’Alema, Monti hanno scelto una persona cui affidare i Servizi segreti. Conte no. Eppure servirebbe qualcuno in grado di spiegare che con le istituzioni si deve essere prudenti: i nostri agenti rischiano la vita per le istituzioni, non per qualche follower in più su Facebook”. Con i “parlamentari dem”, afferma, “condividiamo l’idea che una legislatura stia in piedi solo se si fanno le riforme: come una bicicletta che trova l’equilibrio solo pedalando, perché se sta ferma cade. Dunque con il Pd ci sono convergenze. Quanto a Di Maio, no. Non lo sento da molte settimane. E sinceramente faticoacapire come il ministro degli Esteri del Paese che riceve più risorse dall’Ue possa dire no al Mes per vecchie ruggini sovraniste”. Perché, si domnada, “anche i vaccini, dopo le mascherine, i tamponi, Invitalia, sono affidati ad Arcuri? Ma chi è, Superman?”. Quanto al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, “ha colto il valore delle nostre critiche”. Ha paura delle elezioni? Dicono che i suoi senatori la abbiano. “Io non ho paura di niente, meno che mai della democrazia. Quanto ai diciotto senatori di Italia viva mi faccia dire che sono orgoglioso di loro: stanno resistendo a ogni forma di pressione, di lusinga, di minaccia. Ci sono quotidiani che organizzano mail bombing e finti profili pagati per attaccarli sui social. Ma sono diciotto persone serie”.
Poi l’altro pezzo da novanta di Italia Viva Maria Elena Boschi in una intervista concessa al Tg 4: "Noi non vogliamo aprire una crisi di governo. Siamo al lavoro sul Recovery Plan, abbiamo mandato documenti scritti al governo con tutte le cose che non funzionano e proposte su come spendere, perché il governo è un po’ in ritardo. Lo ha detto l’esponente di Italia Viva Maria Elena Boschi Tutto dipende dal presidente del Consiglio, ci aspettiamo che trovi il tempo per risponderci", ha aggiunto. "A noi - ha sottolineato - interessa lavorare per il bene del Paese e al primo posto ci sono i cittadini: per questo anche in questi giorni continuiamo a lavorare sulla sfida più importante, come ha detto anche il presidente della Repubblica, come utilizzare bene i 200 miliardi di euro che arriveranno dall’Europa, che sono una grandissima responsabilità per tutti noi perché riguardano il futuro non dei prossimi cinque anni ma dei nostri figli e forse anche dei nostri nipoti". "Questa deve essere la priorità e noi su questo siamo al lavoro. Vogliamo andare avanti, però siamo diversi dagli altri partiti: per noi le poltrone sono importanti se si possono fare cose buone, se le nostre idee non piacciono non servono neanche le poltrone", ha concluso la Boschi.
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