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  • domenica 4 maggio 2025

Il Premier incaricato Giuseppe Conte: “Non sarà un Governo contro, ma un Governo per modernizzare il Paese”

 


Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha conferito l’incarico di formare il nuovo Governo al Professor Giuseppe Conte. Il Premier dimissionario si è riservato la decisione di accettare dopo aver ascoltato i movimenti ed i partiti che dovrebbero sostenerlo. Immediatamente dopo la fine dell’incontro con Mattarella, Conte ha illustrato alcune linee guida che dovrebbero scandire l’azione del suo Governo se il Premier incaricato scioglierà nei prossimi giorni la riserva.  "Non sarà un governo ’contro’ ma un governo per modernizzare il Paese e per i cittadini. Realizzerò un governo nel segno della novità è quello che richiedono anche le forze politiche", ha affermato il premier dopo aver ricevuto l’incarico al Quirinale. "Siamo agli albori di una nuova legislatura Ue e dobbiamo recuperare il tempo perduto per consentire all’Italia il ruolo da protagonista che merita. Il Paese ha l’esigenza di procedere speditamente”. Poi sulla manovra di bilancio:"Mi metterò subito all’opera per una manovra che contrasti l’aumento dell’Iva, tuteli i risparmiatori, dia una solida prospettiva di crescita e sviluppo sociale”. Il Premier incaricato ha poi parlato di "stagione riformatrice, di rilancio, di speranze, che offra al paese certezze. Lavoreremo per un Paese migliore, un Paese che abbia infrastrutture sicure, reti efficienti, che si alimenti con energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni, che integri stabilmente nella propria agenda politica il benessere eco-sostenibile, che rimuova diseguaglianze di ogni tipo". 


"Deve essere un Paese di riferimento nella protezione delle persone con disabilità, che non lasci che i giovani si disperdano con esperienze all’esterno ma che sia un paese attraente per giovani che sono all’estero, che veda un Mezzogiorno rigoglioso. Un Paese nel quale la pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione, un Paese con una giustizia più equa ed efficiente dove le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno". Poi ha chiuso il suo intervento così: "Molto spesso negli interventi pubblici sin qui pronunciati ho evocato la formula di un nuovo umanesimo, non ho mai pensato fosse lo slogan di un governo ma l’orizzonte ideale del Paese". Uscito dal Quirinale il Presidente incaricato si è recato, come è consuetudine, dal Presidente del Senato, Casellati e da quello della Camera Fico. Poi, dal pomeriggio, le consultazioni.


 

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