Il Premier Conte: “Non cambio politica estera”

“L’Italia non cambia politica, gli alleati sapevano degli aiuti russi. Il soccorso estero è stato gestito in modo trasparente”: così ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Stampa di Torino, rispondendo al segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, che in una intervista al quotidiano torinese aveva messo in guardia ieri l’Italia dai tentati di Russia e Cina di far avanzare i propri interessi approfittando di una situazione unica.
“L’Italia – ha detto Conte, richiesto di un commento – nel momento di massima necessità, ha chiesto e ricevuto aiuti da molti Paesi. Tra questi vi sono stati anche la Cina e la Russia.
Abbiamo gestito tali aiuti in totale trasparenza sia verso la nostra opinione pubblica sia verso i nostri alleati”.
“Quel che posso dire – aggiunge Conte – è che tra gli aiuti ricevuti, a proposito dei quali abbiamo espresso pubblico ringraziamento a ciascuno, mi piace ricordare lo specifico memorandum di sostegno all’Italia firmato dal Presidente Trump per un valore di 100 milioni di dollari, memorandum che lo stesso Presidente Usa mi preannunciò alla vigilia con una lunga e calorosa telefonata”.
Il messaggio del presidente del Consiglio è chiaro: quando si è sul piano degli aiuti umanitari, richiesti da un Paese che si è trovato in vera emergenza, tutti quelli che aiutano sono sullo stesso piano. E poi, se addirittura Donald Trump non ha avuto nulla da obiettare in una telefonata diretta tra Casa Bianca e Palazzo Chigi, perché caricare di significati particolari l’intervista di un ministro? “Non mi voglio dilungare – conclude quindi Conte – sull’eventuale geopolitica di chi aiuta; piuttosto, nel caso nostro, sulla geopolitica di chi ha ricevuto e posso confermare che la nostra linea di politica estera di oggi è identica a quella di ieri”.
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