Il M5S cambia e passa alla guida collegiale. Addio capo politico. L’assenza di Grillo

Dal capo politico a una guida collegiale con forme e modi che, se approvati dagli iscritti nei prossimi giorni, modificheranno lo statuto diventando concreti. Il Movimento 5 stelle cambia pelle e sembra archiviare, per ora, il rischio scissione paventato per settimane. Per ora, comunque, c’è da registrare, oltre all’assenza, allo strappo politico di Casaleggio, quella ancor più pesante di Beppe Grillo, che nulla ha voluto dire al suo Movimento , evitando di partecipare al dibattito, che già di suo era più che riscaldato. Da registrare anche il videomessaggio del Premier Conte: "Siete una comunità tosta che ha affrontato scelte sofferte, ma che non ha mai mollato", sintetizza Giuseppe Conte riconoscendo al Movimento "battaglie che ora sono patrimonio comune". Ma quasi da pater familiae, li bacchetta: "La coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità, bisogna avere anche il coraggio di cambiarle le idee, quando ti accorgi che queste sono migliori di quelle che avevamo". A questo punto, tra veleni e divisioni, un cambio di passo sembra inevitabile. A chiederlo espressamente è Di Battista: prima condizione è la revoca definitiva delle concessioni autostradali alla famiglia Benetton ("E’ una violazione della memoria dei morti", spiega), una norma sul conflitto di interessi, il no alle alleanze politiche per cui "il Movimento si presenti da solo alle prossime politiche", ordina. E scandisce pure il suo "mai una legge elettorale senza preferenze".
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