Il Governo? Avanti piano, per ora. Resta il braccio di ferro tra Premier, Mef e Vicepremier

Un vertice semi notturno a tre a palazzo Chigi fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Si tratta del primo chiarimento dopo le europee e che aveva lo scopo di trovare punti in comune tra le parti per rinsaldare l’alleanza fra i due ministri e accorciare la distanza dal premier Conte in particolare sull’Europa e la procedura di infrazione. Nodo sul quale il Capo del governo avrebbe posto un altro ultimatum: “Tratto io con l’Europa o mollo”. Un passaggio cruciale per il Governo e che, di fatto, ha fatto chiudere in un cassetto, almeno per ora, l’ipotesi di una crisi di governo. Lo stop posto da Conte, con la condivisione di Tria sulle trattative con Bruxelles ha fatto fare marcia indietro ai due vicepremier. Secca e perentoria la nota di Palazzo Chigi: “Sarà necessario un incontro con i tecnici del Mef e il ministro Tria per mettere a punto una strategia da adottare nell’interlocuzione con l’Europa, volta ad evitare una procedura di infrazione per il nostro Paese, e per impostare una manovra economica condivisa”.
Un vertice che è stato un vero e proprio banco di prova per lo stato di salute del governo in vista anche del delicato Consiglio dei ministri. Una verifica che si è conclusa con la soddisfazione di entrambi gli azionisti del governo che, al termine del confronto di quasi due ore, si sono scambiati una stretta di mano quasi a suggellare l’intesa ritrovata. Entrambi, infatti, hanno incassato qualcosa: Salvini il dl sicurezza e Di Maio un’accelerazione sul salario minimo. La priorità per entrambi, inoltre, è quella di tagliare le tasse.
Salvini, dal canto suo, ha infatti assicurato che il governo va avanti, con “l’obiettivo comune di evitare l’infrazione garantendo la crescita, il diritto al lavoro e il taglio delle tasse”. E ha ribadito: “Non ci sarà nessuna manovra correttiva e nessun aumento di tasse”.
“Clima positivo di chi vuole lavorare al massimo per l’Italia” anche per Luigi Di Maio. Per il leader del M5S “il primo obiettivo e la priorità in questo momento è abbassare le tasse e – ha detto – lavoreremo per questo”.
Oltre alla procedura di infrazione sul debito italiano, molti gli altri dossier sul tavolo a partire dall’agenda per rilanciare l’azione del governo. Tra i nodi quello delle nomine Ue e l’eventuale rimpasto all’interno dell’esecutivo. Un nuovo vertice a tre si terrà nei prossimi giorni “per completare il piano di azione da perseguire sino alla fine della legislatura”.
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