Governo M5S-Pd, avanti piano sul programma, non c’è rottura. Dal Nazareno, però, chiedono un chiarimento politico a Di Maio

Si è conclusa la riunione a Palazzo Chigi tra le delegazioni del Pd e del M5S con il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, all’uscita dalla sede istituzionale del Governo, nessun segnale di rottura tra le parti, anzi indicazioni positive, ovvero piccoli passi in avanti sui punti messi in agenda da Pd e M5S. Il nodo è solo legato alla questione dell’assetto istituzionale, quello che banalmente viene definito delle poltrone. Il Pd continua a tenere botta e non vorrebbe l’assegnazione a Di Maio, ancora una volta della poltronissima di Vicepremier, che gli permetterebbe di vigilare direttamente sull’azione del Presidente del Consiglio. Serve un chiarimento politico fanno sapere dal Nazareno. Il problema, dunque, non sarebbe sui programmi, ma sulla leadership del Governo. Va detto però che nel Movimento sarebbero sempre più consistenti le resistenze su questa posizione. In giornata era stata anche ipotizzata la possibilità della redazione di un documento di parlamentari e senatori che sconfessasse la sua posizione espressa alla fine dell’ultimo suo colloquio con Conte. Anche domani si lavorerà, mentre alla sede del Nazareno il vertice del Pd ha voluto condividere con Sindaci, Governatori e segretari regionali del partito, questa importante fase politica. Il Pd, in buona sostanza, vorrebbe evitare doppioni che affianchino Conte come Vicepremier, ma un più semplice Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che avrebbe il compito di gestire l’agenda di Governo. L’ultima parola ora è nelle corse vocali e nella testa di Di Maio, l’unico, come capo politico del M5S a poter dare risposte certe ai Democratici.
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