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  • mercoledì 8 maggio 2024

E’ morto Gianni De Michelis, un protagonista politico della prima Repubblica

Gianni De Michelis, ex ministro ed esponente di spicco del Partito socialista italiano nella cosiddetta Prima Repubblica, è morto nella notte tra venerdì e sabato a Venezia.



La notizia è stata confermata dal medico che lo seguiva da tempo. Le sue condizioni di salute erano nell’ultimo periodo precarie e negli scorsi giorni di erano ulteriormente aggravate. De Michelis aveva 78 anni ed era malato da tempo per una forma neurodegenerativa.  Nella sua carriera politica è stato deputato dal ’76 al ’94 e più volte ministro negli anni ’80 e ’90 (Partecipazioni statali, del Lavoro, degli Esteri). Dall’88 all’89 è stato anche vicepresidente del Consiglio e componente dei governi Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, De Mita e Andreotti. Nel 2004 la sua ultima esperienza nelle istituzioni, venne eletto eurodeputato nella lista Socialisti uniti per l’Europa. La carriera politica di De Michelis inizia a fine anni ’60 con l’ingresso nella Direzione del Psi, dove divenne anche responsabile dell’organizzazione. Poi la svolta con l’ascesa di Bettino Craxi, di cui diventa uno degli uomini più fidati. De Micheli è ministro degli Esteri negli anni della caduta del muro di Berlino, della prima guerra del Golfo, della dissoluzione dell’Unione sovietica. Nel 1992, inoltre, è uno dei firmatari del trattato di Maastricht. Travolto da Tangentopoli, fronteggiò 35 procedimenti penali a partire dal ’92. De Michelis è stato ricordato con un messaggio anche dal Presidente della Repubblica, Mattarella: "Scompare con la morte di Gianni De Michelis uno dei protagonisti della attività di governo dell’ultima parte del Novecento". Questa la nota del Quirinale. "Intelligente e appassionato esponente della causa socialista ha segnato con la sua azione una significativa stagione della politica estera del nostro Paese, nella fase che faceva seguito al venir meno del contrasto est/ovest. Le sue intuizioni e il suo impegno sulla vicenda europea, dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo, hanno consolidato il ruolo internazionale dell’Italia e contribuito alla causa della pace e della cooperazione internazionale", conclude il capo dello Stato.


 

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