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  • martedì 29 aprile 2025

Disco verde del Governo al Ddl sul dissesto idrogeologico

"Finalmente avremo gli strumenti necessari a realizzare gli obiettivi previsti dal Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico ‘Proteggi Italia’ e intervenire per risolvere i problemi dei territori fragili dal punto di vista idrogeologico. Adesso faccio un appello alla responsabilità di deputati e senatori affinché questo disegno di legge venga calendarizzato e approvato in tempi record. Il Paese ne ha assoluto bisogno". Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato l’approvazione del ddl ‘Cantiere Ambiente’ nel corso del Cdm, dopo il via libera all’unanimità della Conferenza delle Regioni.


Il testo  attribuisce ai Presidenti delle Regioni designati quali Commissari contro il dissesto idrogeologico il compito di predisporre un programma d’azione triennale per la mitigazione del rischio e per la salvaguardia del territorio. Ai Commissari si attribuiscono anche le funzioni di coordinamento e realizzazione degli interventi previsti e si consente il ricorso all’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo, indipendentemente dall’importo dei lavori, nel rispetto di quanto previsto dalle norme europee sugli appalti pubblici. Le autorizzazioni in tal modo rilasciate comportano dichiarazione di pubblica utilità


Il provvedimento consentirà di spendere i 6,5 miliardi di euro che costituiscono il Piano del governo contro il dissesto, ridurre la burocrazia, semplificare i passaggi amministrativi, anticipare i fondi per la progettazione, affiancare le regioni, programmare cicli di interventi per la messa in sicurezza del territorio.



Altra novità prevista dal "Cantiere Ambiente" è che il Ministero potrà anticipare il 30% dei fondi alle Regioni per gli interventi programmati, con risorse anche per la progettazione, fino a 135 milioni di euro. Inoltre, nasce una specifica segreteria tecnica per seguire la realizzazione delle opere e viene istituita una nuova figura professionale: il "green manager", dirigente o funzionario, che dovrà assicurare l’attuazione delle politiche ambientali, con riferimento a piani di mobilità sostenibili, efficientamento energetico nelle pubbliche amministrazioni, riduzione degli imballaggi, raccolta differenziata dei rifiuti.


 

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