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  • giovedì 1 maggio 2025

Di Maio promuove il Recovery Fund: “Al centro il futuro delle giovani generazioni e non gli interessi di qualche Stato”

 


L’accordo sul Recovery Fund, “è un accordo che mette al centro il futuro delle giovani generazioni e non gli interessi di qualche Stato. Di questo sono davvero contento. L’Europa era davanti a un bivio e ha scelto di rispondere. Ora tocca a noi dare le dovute risposte agli italiani attraverso un piano di riforme concreto e ambizioso”, così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista a Repubblica che difende il M5S che ha “contribuito in modo determinante alla nomina della presidente von der Leyen. E si ricorda quanto fui attaccato? Ecco, quella scelta oggi la rivendico”, e parla di “modernizzare” l’Italia.


“Fu una scelta di campo, una scelta di responsabilità che ha premiato. Il risultato ottenuto ci dimostra che la strada intrapresa crea stabilità e offre opportunità di crescita e di rilancio”.


Di Maio, poi, elogia il lavoro che sta dietro il successo del Recovery Fund: “Quando vinci una partita il merito è di tutta la squadra, anche di chi sta dietro le quinte. Il risultato è del collettivo, rappresentato dal presidente del Consiglio Conte che ha mostrato determinazione, si è battuto con tutta la delegazione italiana e il corpo diplomatico”.


Per Di Maio, inoltre, “se non diminuiamo il carico fiscale i consumi non ripartono. Quando parlo di riforma fiscale mi riferisco a qualcosa che serve al Paese, al di là della trattativa europea”.


Il ministro ha quindi fatto riferimento al Patto di stabilità: “Siamo già al lavoro per ripartire, ma è evidente a tutti che gli effetti della gravissima recessione in atto non possano essere nuovamente affrontati con le vecchie regole. Se portiamo avanti delle riforme investendo in alcuni comparti per tagliare su altri è inutile. La revisione del Patto di Stabilità o una proroga della sospensione è fondamentale”.


A giudizio di Di Maio “vanno incentivate le attività produttive che dalla pandemia hanno subito l’impatto maggiore. E bisogna attrezzarsi sul fronte sanitario, realizzare ospedali dove non ci sono, garantire assistenza alle fasce più deboli, creare opportunità per i più giovani. Vanno protetti i posti di lavoro”. E perchè non ricorrere al Mes per le spese sanitarie? “Il presidente Conte ha detto e confermato in queste ore che l’Italia non ne avrà bisogno. Non abbiamo motivo di dubitare delle sue parole”.


 


 

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