Decreto Sicurezza, la maggioranza fibrilla. Posizioni distanti su cancellazioni e modifiche

Nella maggioranza, infatti, torna d’attualità il dibattito sulle modifiche ai decreti sicurezza.Nel pomeriggio la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha convocato un vertice al Viminale, comunicando alle forze che sostengono il governo la sua volontà di portare al più presto possibile in Consiglio dei Ministri un testo che modifichi quello fatto approvare lo scorso anno dall’allora ministro Salvini. Sul tema, però, resta la spaccatura nella maggioranza. Nonostante il premier Conte abbia chiarito che il superamento delle leggi sull’immigrazione sia “parte del programma di governo”, il M5s appare timido e, rivendicandone l’impianto, è pronto a concedere agli alleati solo poche modifiche limitate ai rilievi mossi dal Presidente della Repubblica. Più ambiziosi Pd e Leu. Per i dem, infatti, quelle contenute nei decreti Salvini sono “norme vergognose che devono essere abolite” e limitarsi a piccole modifiche significherebbe “accettare un impianto culturale razzista”. Su posizioni simili anche la sinistra che, nel ringraziare la disponibilità della ministra Lamorgese a portare avanti il confronto, sottolinea come “i rilievi del Presidente della Repubblica rappresentano un utile punto di partenza e non certo un punto di arrivo per la loro riscrittura”.
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