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  • lunedì 28 aprile 2025

Debito pubblico, lettera dall’Ue, destinatario Palazzo Chigi. Sarà recapitata nelle prossime ore

La partita delle elezioni, con la vittoria della Lega, è appena finita e per l’Italia già si profila un nuovo duello con l’Unione Europea. Già nelle prossime ore, secondo i bene informati, potrebbe arrivare sulla scrivania del Presidente del Consiglio Conte e del ministro delle Finanze Tria, la lettera, mittente, la Commissione Ue, in cui si chiederà conto all’Italia dei fattori scatenanti che hanno portato in questi mesi, all’aumento sostanziale e preoccupante del debito pubblico nazionale.   Va detto, che l’Italia era stata già avvertita, prima dell’ultima manovra di bilancio, di tenere a freno i cordoni della borsa, ma questo non è bastato. Accanto a questo c’è anche da mettere nel conto la mancata ripresa economia con il Pil che resterà, secondo le proiezioni Istat, in terreno positivo, ma con percentuali decisamente insufficienti.


L’Italia, insieme ad altri Paesi, in particolare il Belgio, sarà messa in guardia dal rischio di sforamento dei conti già per il 2018, come indicato anche nelle ultime previsioni economiche. La risposta italiana sarà presa in considerazione nel rapporto sul debito che la Commissione Ue sta preparando.


Secondo Bloomberg la Commissione europea sta considerando di proporre per l’Italia una procedura di infrazione sul debito del 2018 che potrebbe aprire la strada a una sanzione da 3,5 di miliardi di euro.


Frenata per Piazza Affari in vista della chiusura della seduta: l’indice Ftse Mib scende dello 0,1%, con una chiara limatura dei guadagni dopo l’ipotesi di Bloomberg di una maximulta Ue sul debito 2018. Pressione anche sui tassi di interesse dei titoli di Stato italiani, con lo spread verso il Bund tedesco a quota 275.


"Aspetto di leggere la lettera dell’Ue ma credo che la Commissione europea debba e possa prendere atto che i popoli ieri hanno votato per il cambio e la crescita: quello che è chiaro che non si alzano le tasse, che l’aumento dell’Iva non esiste", dice Matteo Salvini.


"E’ in arrivo - aveva fatto sapere il leader della Lega Matteo Salvini in mattinata - una lettera della commissione Europea sull’economia del nostro Paese e penso che gli italiani diano mandato a me e al governo di ridiscutere in maniera pacata parametri vecchi e superati".


Secondo Salvini, "di tagli ed eccesso di prudenza l’Italia ha rischiato di spegnersi" e il risultato delle elezioni è "un invito a fare il contrario di quello che ci è stato imposto fino all’anno scorso per il bene dell’Europa e dei mercati e l’Italia cresce se le aziende e i lavoratori pagano meno rispetto a quello che si paga oggi. Non siamo noi che vogliamo sforare. Se noi fossimo costretti a rispettare numeri e vincoli vecchi, il debito crescerebbe. Noi vogliamo ridurlo e avere il credito delle istituzioni europee per fare il contrario di quello che hanno fatto i Monti i Gentiloni: ossia restituire soldi".



"Non chiediamo uno sforzo particolare ai 5 stelle - ha aggiunto - visto che è già nel contratto di governo. Vogliamo mettere in ordine le priorità. Presenteremo un progetto che fa bene al Paese, anche ai 5 stelle che sono convinto continueranno a crescere". "Se la lettera fosse alla vecchia maniera: fate i compiti a casa, tagliate, tagliate, tagliate no" perché "abbiamo bisogno di assumere tanti medici, ingegneri, giudici, vigili del fuoco" sistemare "scuole e ospedali e per farlo dobbiamo spendere i soldi che ci danno gli italiani pagando le tasse".


 

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