Covid-19, Conte: "Prova non ancora terminata, non dobbiamo abbassare la guardia"

"La pandemia ha dimostrato che il benessere di ciascuno dipende dal benessere di tutti noi. E’ stata una prova difficilissima ma non è ancora terminata: non dobbiamo abbassare la guardia. Nei Paesi vicini al nostro salgono i contagi", perciò è necessario "non abbassare la guardia e rispettare le regole", oltre ad "avviare la ricostruzione del tessuto sociale ed economico" italiano. Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del suo intervento per la presentazione del Rapporto Welfare Pmi Index 2020, avvenuta a Roma. "Dobbiamo essere più ambiziosi. Le risorse del Recovery Fund ci consentiranno di reinventare il Paese" e iniziare "una nuova normalità migliore della precedente", continua. "In questa condizione la sostenibilità ambientale e il tener conto delle ricadute sociali delle iniziative d’impresa deve far parte del nostro Dna. Non c’è crescita che sia affidata solo al Pil, senza sviluppo ambientale e sostenibile. La nostra competitività non sarà solo in termini di crescita del Pil, ma di crescita del benessere esistenziale", prosegue. Per quel che riguarda le piccole e medie imprese, che sono il "nervo costitutivo del nostro tessuto economico, hanno dimostrato una grandissima resilienza" nella lotta al Covid-19. "So che dentro ci sono tantissimi sacrifici", perchè il virus "ha avuto un impatto impensabile, non era affatto semplice. Mi ha davvero sorpreso la capacità di reazione delle pmi", che sono riuscite ad "attrezzare lo smart working quando non erano attrezzate per farlo, addirittura hanno realizzato attività formative. Una sperimentazione efficace", che deve continuare "per proseguire in questa direzione". E’ soddisfatto dell’esito delle Regionali? "Soddisfatto". "Sono contento della squadra di governo: soddisfatto perché è una squadra coesa, tutti i ministri hanno sin qui lavorato con grande impegno e coesione. Non mi sembra che il Pd ponga il tema del rimpasto, ma pone un problema di rilancio dell’azione anche alla luce della sfida del Recovery e su questo sono assolutamente d’accordo. Io non avverto assolutamente l’esigenza di un rimpasto", dice, augurando "buon lavoro a tutti i governatori e agli eletti. Avranno tanto da fare: l’Italia deve correre, dobbiamo lavorare nell’interesse generale, loro in particolare guardando ai bisogni delle comunità territoriali, ma la direzione è chiara. Dobbiamo tutti marciare, insieme, per migliorare il nostro Paese". E per quanto riguarda lo Ius Soli e lo Ius Culturae? "Ci rifletteremo...".
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