Conte: “Il Mes non è una priorità politica”

Conte: “Il Mes non è una priorità politica”
La verifica per un patto di fine legislatura "ci sarà perché è giusto che ci sia un confronto rispetto a un’agenda molto fitta, mettere a fuoco le priorità anche in vista di un arco di governo che durerà fino al 2023, alla fine naturale della legislatura. Abbiamo un programma chiaro, ma è evidente che c’era bisogno di un momento di confronto, rallentato dalla pandemia". Ma nel confronto che si aprirà tra le forze di governo, il "Mes non ha nulla a che vedere con le priorità politiche, se qualche forza porrà il tema lo affronteremo, ma vorrei ricordare che noi stiamo parlando della strumento finanziario, non della politica sanitaria che abbiamo già definito nel Dpb e nella manovra di bilancio". Lo mette in chiaro il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa congiunta con il collega spagnolo Pedro Sanchez. “La nostra politica sanitaria non è collegata al Mes - ribadisce il presidente del Consiglio - in questo mi sento di rincuorare i cittadini: non è che se prendiamo o no il Mes siamo più o meno attrezzati ad affrontare questa emergenza, prenderlo o no non incide su come affronteremo la pandemia". Riformare il Mes? "Viviamo un’esperienza così sfidante e drammatica che sicuramente, man mano che intravedremo la via d’uscita e riusciremo ad avviarci lungo una ripresa sostenuta, sarà pressoché inevitabile interrogarsi sugli strumenti a disposizione molto spesso elaborati in momenti diversi da quelli che stiamo vivendo - dice il premier rispondendo a una domanda di una cronista spagnola - Tutti avvertiremo l’esigenza di riflettere per rendere questi strumenti ancora più utili e adeguati per prevenire situazioni di emergenza"."Ci sono già prospettive per una riforma del Patto di stabilità e crescita che mi piacerebbe - auspica Conte - cambiasse nome e si chiamasse Patto di crescita nella stabilità e per lo sviluppo sostenibile, perché non si può lasciare fuori lo sviluppo sostenibile. Ma non voglio prevaricare le prerogative della Commissione europea". Quanto al fondo Salva Stati, "è un accordo intergovernativo nato in un contesto specifico: un progetto riformatore c’è già e possiamo trarre questa esperienza per lavorare su tutti gli strumenti a disposizione", osserva ancora Conte.
Commenti