Conte: “Ho ripensato a letture su Churchill: è la nostra ora più buia, ma ce la faremo”

“In questi giorni ho ripensato a vecchie letture su Churchill, è la nostra ora più buia, ma ce la faremo”. A spiegarlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un’intervista a “Repubblica”.
“Voglio essere onesto e chiaro, come sempre – spiega il premier – adesso è assai difficile fare previsioni, perché siamo di fronte ad un virus nuovo e con un tasso di virulenza che ancora stiamo sperimentando. Il governo coordina con la massima intensità e concentrazione la macchina organizzativa. Due sono gli obiettivi da raggiungere: contenere la diffusione del virus e potenziare le strutture sanitarie perché possano reggere a questa sfida. Siamo un Paese forte”.
Il presidente del Consiglio si è sottoposto al tampone per il coronavirus che è risultato negativo.
“I miei medici sono premurosi. Mi seguono con attenzione e ho piena fiducia in loro” aggiunge Conte.
“Continuiamo ad agire seguendo la linea della massima precauzione e della proporzionalità delle misure messe in campo rispetto all’ evolversi della situazione.
Ma la vera differenza – sottolinea – ora la devono fare tutti i cittadini.
Faccio un appello a tutti gli italiani: dobbiamo fidarci degli scienziati, manteniamo la distanza di un metro, evitiamo baci, abbracci, strette di mano, rispettiamo le altre regole”.
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