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  • mercoledì 30 aprile 2025

#AgenziadelleEntrate, quasi 9 milioni di italiani riceveranno una cartella da pagare

 


Lo aveva ripetuto a chiare lettere il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini nel corso della sua famosa audizione alla VI Commissione Finanze e la X Commissione Attività produttive Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, ma il Decreto Rilancio appena varato dal Governo Conte ignora completamente il problema.


Non vorremmo sbagliare, ma nelle 460 pagine del testo del Decreto Rilancio del premier Conte francamente non abbiamo trovato nessun riferimento al problema delle cartelle che l’Agenzia delle Entrate starebbe per recapitare nelle cassette della posta di quasi 9 milioni di italiani.


Avete capito bene, quasi 9 milioni di italiani. Ma torniamo dall’inizio. Mercoledì 22 aprile scorso. l’Avv. Ernesto Maria Ruffini, Direttore di Agenzia delle entrate e Presidente di Agenzia delle entrate-Riscossione aveva preannunciato che: “L’Agenzia delle entrate, a partire dal prossimo 1° giugno 2020 ed entro il 31 dicembre 2020 dovrà provvedere alla notifica di circa 3,7 milioni di atti e comunicazioni in scadenza entro fine anno 2020.


A questi atti, inoltre, si andranno ad aggiungere altri 4,8 milioni di atti e comunicazioni che, ancorché non in scadenza al 31.12.2020”. Di cosa parlava il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate?


La risposta che l’avvocato Ruffini fornì quel giorno ai parlamentari era dettagliatissima fino in fondo: “Sono atti diretti a consentire ai contribuenti di sanare tempestivamente errori sanabili anche con il pagamento di sanzioni ridotte prima dell’emissione dell’atto (ad esempio lettere di compliance, “avvisi bonari”, etc.), evitando, peraltro, il maturare di ulteriori interessi sulle maggiori somme richieste in pagamento”. Dopo questa audizione parlamentare abbiamo letto da qualche parte che l’Agenzia delle Entrate avrebbe in un primo momento pensato di sospendere per qualche mese la notifica di questi provvedimenti e di questi atti, ma di ufficiale non abbiamo trovato da nessuna parte nessuna conferma.


Abbiamo allora deciso di scrivere una richiesta formale all’Avvocato Ruffini per capire direttamente da lui cosa realmente accadrà nei prossimi giorni. In attesa di una sua qualunque risposta ci limitiamo a pensare che nulla rispetto alla notizia dei 9 milioni di italiani destinatari di cartelle da Agenzia delle Entrate sia cambiato da quel 22 aprile scorso. La risposta che ci è venuta dall’Agenzia delle Entrate è stata chiara “Controllate il nostro sito, troverete tutte le indicazioni operative del momento”.


Ma naturalmente, delle cartelle di cui saranno destinatari 9 milioni di italiani non c’è traccia alcuna. C’è dunque da supporre che le cartelle stiano proprio per arrivare nelle nostre case, e che gli italiani dovranno pagare il proprio conto con il fisco molto prima di quanto invece sperassero di farlo.


Del resto, ci dice qualcuno a Palazzo Chigi, se così non fosse, il rischio reale per milioni di cartelle sarebbe quello della prescrizione.


Essendo ormai passati cinque anni, l’Agenzia delle Entrate rischierebbe di perdere milioni di incassi dovuti, e alla fine dell’anno tutte queste richieste di pagamento si rivelerebbero pura carta straccia.


 

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