Pensionati in piazza a Roma: “Il Governo confermi gli impegni presi”
"Innanzitutto bisogna che il governo confermi gli impegni presi e che a gennaio si aprano i tavoli sulla revisione della riforma delle pensioni, sulla riforma del fisco, sulla definizione del cuneo fiscale e sulle politiche industriali e che si dia davvero l’avvio al rinnovo dei contratti e alla riforma del pubblico impiego. Siano tavoli che inizino e diano risultati". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando dalla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil. "È evidente che sono tavoli che hanno un senso: siccome nel governo si sono presi l’impegno di dire che entro aprile si deve discutere il nuovo Def, per noi entro marzo ci vogliono risultati concreti e impegni da introdurre nella prossima legge di Bilancio. Se queste cose non ci saranno - ha avvertito Landini - decideremo tutte le iniziative necessarie da mettere in campo, perché per noi si apre una fase di vera e propria trattativa sulla legge di stabilità che vuole portare a casa risultati seri". "Molte delle nostre richieste non sono state ancora accolte. Il cambiamento è ancora insufficiente. Questa nostra mobilitazione dovrà continuare" per ottenere "risultati concreti". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiudendo dal palco in piazza Santi Apostoli l’ultima delle tre manifestazioni nazionali organizzate da Cgil, Cisl e Uil nell’ambito della settimana di mobilitazione per il lavoro e dedicata in particolare a pensioni e fisco. "C’è l’impegno del governo ad aprire a gennaio una trattativa sulla riforma delle pensioni, per cambiare la legge Fornero, e per una vera riforma fiscale", ha rimarcato. "O il cambiamento è concreto o questo movimento sindacale è in grado di allargare la mobilitazione: per noi i governi si giudicano da ciò che fanno. Non siamo disponibili a farci prendere in giro da nessuno", ha continuato Landini, rimarcando che bisogna "rimettere al centro il lavoro, la persona e la giustizia sociale. Il cambiamento non si fa contro i lavoratori ma ha bisogno del nostro coinvolgimento. Noi vogliamo rinnovare i contratti, aumentare i salari ed estendere i diritti. Se le risposte non ci saranno, siamo pronti a fare la nostra parte".
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