Imprese che ricevono finanziamenti pubblici devono aprire la governance allo Stato. Bufera sul Pd Orlando. Renzi: “Vogliono sovietizzare l’Italia?”.

Dare un posto allo Stato nel cda delle imprese che ricevono finanziamenti a fondo perduto. E’ la proposta avanzata dal vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, in un’intervista a La Stampa. "Il capitale delle imprese non deve essere partecipato dallo Stato per corrispondere a un astratto modello ideologico. Il tema è valutare se lo Stato debba entrare per un determinato periodo, per garantire che l’impresa mantenga gli impegni assunti", ha detto. Nessuno ha proposto che lo Stato entri nella governance delle imprese, né che si proceda a nazionalizzazioni", ha affermato ancora Orlando. Non è un "grande fratello" in casa delle imprese, ha precisato, spiegando che "si tratta di esperienze che si stanno facendo in un Paese come la Germania e che si stanno sperimentando in regioni governate dal centro-destra". "In un Paese che ha una storica sottocapitalizzazione delle imprese come l’Italia e nel quale la crisi obbligherà a ricapitalizzazioni, si tratta di fornire finanziamenti con alcune garanzie. Ad esempio che si mantenga la presenza sul territorio nazionale, che non si delocalizzi, che non si riduca la manodopera, che siano realizzati interventi che vadano nella direzione della sostenibilità. L’alternativa già sperimentata e non sempre felicemente nel nostro Paese - ha aggiunto -, è dare i soldi senza alcuna verifica".
Dura la replica del leader di Italia Viva, Matteo Renzi che, su Twitter, ha scritto: "In tempi di crisi in tutto il mondo gli Stati danno soldi alle imprese per ripartire: prestiti o contributi a fondo perduto. Solo in Italia qualcuno chiede che lo Stato in cambio abbia posti in Consiglio d’amministrazione. Noi siamo contrari. Sovietizzare l’Italia? No grazie".
"Parlando del decreto maggio, il segretario Dem, Nicola Zingaretti ha voluto precisare: "Il dato molto positivo è che si sono fatte due manovre per una massa finanziaria di 80 miliardi che ne muoverà centinaia per dare fiducia e certezza. I pilastri sono due: sostegno alle imprese non per governarle, né per nazionalizzarle, queste sono balle, nessuno ci ha mai pensato, c’è un sostegno dovuto per molti a fondo perduto".
"Il Pd, in una nota, ha negato la volontà di introdurre l’obbligo della presenza di un rappresentante dello Stato nelle imprese che riceveranno i finanziamenti a fondo perduto e ha aggiunto: "Il titolo dell’intervista del quotidiano La Stampa ad Andrea Orlando ’Se lo Stato finanzia le aziende deve avere un posto nei Cda’ è totalmente privo di fondamento come risulta evidente dalle stesse dichiarazioni del vicesegretario Pd riportate fedelmente dal quotidiano nell’intervista".
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