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  • martedì 29 aprile 2025

Morra sempre più isolato, anche il suo Movimento lo scarica

 


 


Il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, è sempre isolato, a tal punto che anche il Movimento 5Stelle, a cui appariene lo scarica. Tutto è stato scatenato dalle parole pronunciate su Jole Santelli e sul voto dei calabresi che hanno acceso le micce di una polemica furiosa e la rivolta del centrodestra, l’ira di Italia Viva, lo sdegno del Pd. 


"Mi scuso con chi è malato ma sono stato strumentalizzato, non mi dimetto", è la trincea di Morra che, in una diretta facebook, risponde punto per punto a chi lo bolla come "infame": "i partiti si sono mangiati la sanità calabrese e il problema sarei io?". L’ultima puntata dell’ "Odissea" politica (e sanitaria) della Calabria inizia quando, nella giornata di giovedì, Morra viene intervistato da Radio Capital sul presidente del Consiglio Regionale Domenico Tallini, finito ai domiciliari. "Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita", spiega Morra che, insistendo nel suo personale "rimprovero" ai suoi corregionali, passa oltre: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte".


Ed è su queste parole che si scatena la tempesta. Con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e l’intera FI a guidare la rivolta.  "Morra si sciacqui la bocca e si dimetta", attacca il leader della Lega. "E’ indegno, non restano che le dimissioni", gli fa eco Antonio Tajani. "E’ disgustoso, vada via", incalza Fabio Rampelli. La bufera si allarga, investendo anche la maggioranza. "Sono affermazione inaccettabili, chieda scusa", è la richiesta di Ettore Rosato di Iv. "La pazienza ha un limite", avverte il Dem Fausto Raciti. Dalla Calabria Roberta Santelli, sorella di Jole, si sfoga sui social: "si vergogni come uomo e come politico, e per favore si dimetta". Mentre il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì parla di "vergogna, scelleratezza, volgarità, commentando le parole di Morra". Che, col passare delle ore, perde anche il sostegno del M5S. Prima Luigi Gallo, poi Giorgio Trizzino, infine il capogruppo alla Camera Davide Crippa parlano di parole "inaccettabili". Su twitter, l’hashtag #Morradimettiti è il secondo trending topic del giorno. E, a metà pomeriggio, il M5S prende ufficialmente le distanze. "Le sue affermazioni non rispecchiano il nostro pensiero", si legge in una nota.


 

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