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  • lunedì 28 aprile 2025

Abolizione della prescrizione e riforma Bonafede, torna la protesta degli avvocati penalisti

 


Prosegue la battaglia contro l’abolizione della prescrizione. Gli avvocati penalisti di tutta Italia si preparano a ridiscendere in piazza contro la riforma Bonafede, e in difesa di quello che le Camere Penali chiamano il diritto alla difesa sancito dalla Carta Costituzionale.


Nella loro ultima delibera di Giunta, le Camere Penali, quindi gli avvocati penalisti di tutta Italia, riconfermano la propria determinazione a combattere in ogni forma e in tutte le maniere possibili perché la Riforma della Prescrizione fortemente voluta dal Ministro Bonafede venga a sua volta rivista e rimodellata nel rispetto del diritto alla difesa di ogni cittadino di questo paese. “Nonostante il prossimo e preannunciato vertice di maggioranza del Governo Conte- questa la denuncia dei penalisti italiani- perdura il silenzio del Ministro di Giustizia in ordine alla richiesta dei dati statistici su quali siano i reati che ogni anno si prescrivono, fino ad oggi non a caso sistematicamente nascosti alla pubblica opinione e al Parlamento della Repubblica, e incredibilmente persino al Governo che il prossimo 7 gennaio 2020 dovrà discutere sul tema della prescrizione senza conoscerne i dati”. Non hanno dubbi i penalisti italiani sul da farsi nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, e nella loro delibera conclusiva elencano le tappe di questo percorso di guerra: “Prossimo ricorso giurisdizionale per ottenere una semplice verità statistica sulla prescrizione che demolirebbe il castello di menzogne sulle quali è stata costruita una delle più sgangherate e pericolose riforme della storia repubblicana, pieno sostegno al progetto di legge Costa per l’abrogazione della controriforma Bonafede della prescrizione, progetto referendum e prossimi incontri con tutte le forze politiche e parlamentari, la società civile e tutte le componenti dell’Avvocatura per valutare la concreta ed effettiva possibilità di costituire un Comitato Promotore del referendum abrogativo della riforma Bonafede”. Senza tregua, e soprattutto senza nessuna forma di mediazione possibile. Per i legali penalisti la Riforma Bonafede è quanto di più tragicomico si potesse dare alla luce. Per questo le Camere Penali “assumono l’impegno incessante contro i monologhi a senso unico sui media e la incivile campagna di mistificazione e di inganno della pubblica opinione sulla prescrizione, condotta senza ritegno dal fronte populista, perfino con la manipolazione spudorata degli scritti di Cesare Beccaria, per acquisire falsamente il grande giurista -simbolo dell’UCPI- nientedimeno che tra i sostenitori della abolizione della prescrizione”. La delibera dell’Unione per lo stato di agitazione e per la prossima campagna politica che, lungi dall’essersi conclusa, - avvertono infine i penalisti italiani- “prosegue ora con obiettivi ancora più ambiziosi e determinati”.(B.N.)


 

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