Tornano le piazze sindacali, mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil

’Ripartire dal Lavoro’: questo lo slogan della mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil che si è svolta oggi in 23 piazze d’Italia. Dopo La Notte del Lavoro del 29 luglio scorso, le tre confederazioni hanno organizzato questo venerdì una giornata di mobilitazione con iniziative regionali per avanzare proposte e invocare una partecipazione attiva dei sindacati alla costruzione del futuro del Paese, dopo l’emergenza Covid. I tre segretari generali sono interventi in tre grandi citta’ del Nord, Centro e Sud e le altre piazze hanno visto la presenza dei segretari confederali. A Milano, in piazza Duomo, è intervenuta la segretaria della Cisl Annamaria Furlan, a Roma, a piazza del Popolo, il segretario della Uil Pierpalo Bombardieri, a Napoli,in piazza Dante, il leader Cgil Maurizio Landini.Ecco la sintesi degli interventi di Bombardieri, Landini e Furlan. “La vera rivoluzione - ha avvertito il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri da Roma - la faremo noi restituendo dignità al lavoro e ai lavoratori. La faremo dentro le aziende posto di lavoro per posto di lavoro". "Siamo pronti - ha proseguito - ad una battaglia lunga e aspra. Se continuerete su questa strada faremo una mobilitazione azienda per azienda, territorio per territorio". "E’ necessario che il Governo discuta con le parti sociali - ha affermato da Napoli il segretario generale della Cgil Maurizio Landini - a partire dalle organizzazioni sindacali, su come si spendono i soldi europei e su come si cambia il nostro modello di sviluppo, facendo quelle riforme che da anni attendiamo e che oggi pensiamo ci siano le condizioni per poter fare". "Ripartire dal lavoro - spiega ancoraLandini - vuol dire ripartire dai diritti, dalla qualità del lavoro, dalla lotta alla precarietà". "Da tanto - ha detto a Milano la leader Cisl Annamaria Furlan - aspettiamo la convocazione del presidente del Consiglio che continua a non arrivare. Glielo abbiamo detto a luglio durante la manifestazione nazionale a Roma, glielo diremo di nuovo oggi in tutte le piazze capoluogo delle regioni d’Italia. Nessun euro dei 209 miliardi del Recovery Fund deve essere sprecato. Tutto deve andare alla crescita, al lavoro, al benessere dei cittadini e all’insegna della coesione sociale".
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