Stirpe (Confindustria) ai sindacati: Sui contratti non rispettate i patti”

“Sui rinnovi dei contratti sono i sindacati a non rispettare i patti”. Ad affermarlo, in un’intervista a Repubblica, è il vicepresidente di Confindustria con delega al Lavoro e alle Relazioni industriali, Maurizio Stirpe. “O c’è un problema di comprensione delle regole, oppure qualcuno – ha sottolineato Stirpe – ha firmato accordi con quelle regole e ora si è pentito. E quando parlo di regole mi riferisco al Patto della Fabbrica, cioè l’accordo interconfederale sulla contrattazione siglato nel 2018”. E ancora: “noi continuiamo a voler distinguere tra il trattamento economico minimo, il cosiddetto Tem, legato all’andamento dell’inflazione, e il trattamento economico complessivo, il Tec, all’interno del quale c’è anche una contrattazione ispirata alla crescita della produttività e riferita ai settori o alle singole aziende. Peraltro, la nostra posizione sul Tem vuole essere anche un segnale al governo teso a dimostrargli che non serve l’introduzione di un salario minimo legale”. “Per noi – ha spiegato – nulla cambia nel contratto collettivo nazionale. Semplicemente chiediamo che venga rispettato lo spirito del Patto della Fabbrica. E a questo proposito aggiungo che, se qualcuno non avesse ancora capito bene le regole concordate, siamo disponibili a discuterne e a chiarirci ancora. Quanto all’esecutivo, “al governo non rimproveriamo la gestione del Covid, ma che continui a ragionare in termini di emergenza. Ci aspettiamo maggiore coraggio, le riforme strutturali per il Recovery Plan, una vera politica industriale basta sul mercato e non su suggestioni stataliste. Soprattutto vorremmo maggiore fiducia nelle imprese”, ha concluso.
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