Sindacati di polizia, nasce il patto confederativo tra Consap e Cpp

Si è costituita a Roma presso la sede nazionale del sindacato di polizia Consap, la Confederazione Pensionati Polizia CPP/CONSAP, il patto di collaborazione confederativo è stato raggiunto fra il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone ed il Segretario Generale della CPP-Consap Giancarlo Vitelli.
Con questo accordo il sindacato di polizia Consap - ha spiegato Cesario Bortone - assicura alla neonata confederazione pensionati polizia, il sostegno rivendicativo, nei limiti imposti dalla modifica dell’articolo 83 della Legge 121/81, in considerazione della prerogativa di “quiescenza” attribuita al personale non più in servizio, ossia collocamento a riposo, con mantenimento dell’appartenenza.
Il Segretario Generale della CPP - Consap Giancarlo Vitelli ha sottolineato la necessità che i temi del personale di polizia in quiescenza entrino nell’agenda di Governo, anche in rapporto alle modifiche introdotte con le riforme pensionistiche che hanno assottigliato il potere d’acquisto dell’assegno di quiescenza: la situazione attuale vede un decremento fra l’assegno pensionistico in regime retributivo e quello in regime misto di circa il 30% situazione che diverrà, ancor più deficitaria con il passaggio al regime contributivo con una perdita stimata che sfiorerebbe il 50%.
La Confederazione Pensionati Polizia fa un appello al Parlamento: “Una delle nostre prime iniziative – spiega Giancarlo Vitelli – sarà quella di sollecitare un impegno politico bipartisan, che preveda la possibilità che l’assegno pensionistico del personale in quiescenza possa essere agganciato, in una percentuale da valutare ma non inferiore al 30%, agli incrementi derivanti dai rinnovi contrattuali del comparto sicurezza, anche in forza di sentenze come quella della Corte dei Conti di Bari (207/2020) che ha individuato responsabilità ministeriali in tema di mancata attivazione dei fondi di previdenza integrativa.
La CPP - Consap punta a diventare un polo aggregativo e di tutela per tutte le necessità di assistenza derivanti dallo stato di quiescenza, ivi compreso il diritto alla salute ed al benessere generale degli ex-appartenenti alle Forze di Polizia.
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