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  • venerdì 2 maggio 2025

Mercatone Uno, resta l’incertezza per il futuro di 1860 lavoratori

 


Il futuro è incerto per 1.860 lavoratori ex Mercatone Uno. Mentre si avvicina la scadenza per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto dell’intero o di parte del perimetro del compendio aziendale prevista per il 31 ottobre e dopo il rinvio dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico previsto per il 16 settembre, i sindacati di categoriaFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs "sollecitano ancora una volta il Mise a convocare il tavolo istituzionale, finalizzato ad assicurare una supervisione istituzionale e maggiori garanzie di trasparenza e ripristinare corrette relazioni sindacali".


I sindacati "segnalano anche lo stallo sull’attivazione delle politiche attive a livello regionale ed esortano a definire la revisione delle modalità di coinvolgimento degli attori coinvolti, allo stato impossibilitati a procedere. Sullo sfondo anche la situazione dei diecimila dipendenti delle aziende fornitori in attesa di essere pagata e l’utenza che non ha ricevuto la merce già saldata".


Le tre sigle, che hanno sollecitato il ministro Patuanelli a riconvocare al più il tavolo istituzionale al Mise, "stigmatizzano l’ennesima comunicazione avvenuta a mezzo stampa sullo stato di avanzamento della ricerca di potenziali acquirenti e stavolta trasmessa anche ai sindacati, nella quale l’organo collegiale sorteggiato tre mesi fa definisce gli stessi sindacati “interlocutori essenziali, al pari di tutti gli stakeholder” e ancora che ’intende aggiornare i sindacati sulle attività in corso, con particolare riferimento al processo di cessione dei rami aziendali’".


Un metodo che insieme ai contenuti e al tono della missiva che, così nella nota trasmessa al dicastero, “evidenzia l’assoluta anomalia che caratterizza l’operato del collegio commissariale nelle relazioni sindacali e con i lavoratori”. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs i dati segnalati nella nota stampa appaiono “assolutamente generici e fuorvianti che, a poco più di un mese dalla conclusione ipotizzata per la ricerca di possibili acquirenti, aumentano le preoccupazioni già espresse”.

“La vertenza dei lavoratori Ex Mercatone uno non cada nel dimenticatoio – concludono i sindacati –. La grave condizione reddituale degli addetti di un settore altamente frammentato merita attenzione al pari dei lavoratori degli altri comparti”.


 

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