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  • martedì 7 maggio 2024

Il genio italiano tiene il passo: ogni anno depositati 500 brevetti

 


Dall’apparecchio scuotitore per la raccolta della frutta dagli alberi a quello per la pulitura delle croste di formaggio, dal procedimento per la coltivazione delle alghe alle schiume alimentari aromatizzate, dalla macchina per pulire angurie e zucche a quella spiedinatrice per produrre spiedini rustici a ciclo continuo. Ci sono anche il processo per la concentrazione del succo di melograno, la bevanda alcolica alla cannella, il dispositivo per la conservazione del vino in bottiglia e quello per i tartufi freschi. Sono circa 500 all’anno i brevetti dedicati al settore agroalimentare e delle bevande in Italia. Oltre 5 mila in dieci anni. Riguardano soprattutto l’agricoltura, l’allevamento e la pesca (cica 4 mila), i procedimenti e apparecchi per la cottura (quasi 700), la lavorazione delle carni e del pesce, gli alimenti conservati, il vino e le bevande alcoliche (ognuno con 200 invenzioni circa). Il biennio 2015 e 2016 è quello con più depositi. Milano è la capitale dell’innovazione nel food con oltre 400 brevetti concessi (sui depositi fino al 2015), seguita da Bologna, Torino e Roma con quasi 200. Superano i 100 anche Padova, Verona e Vicenza. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Ministero dello Sviluppo Economico - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, sui depositi di brevetti (invenzioni e modelli di utilità). Ha dichiarato Alvise Biffi, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente di Speed MI Up l’incubatore di Camera di commercio, Comune e Università Bocconi: “La tecnologia è un tema centrale per il nostro territorio. Come Camera di commercio, sosteniamo l’orientamento delle micro, piccole e medie imprese verso digitale, innovazione, economia 4.0, anche in un settore importante come quello agroalimentare. In occasione di Milano Food City abbiamo proposto a Palazzo Giureconsulti una serie di iniziative dedicate al tema della valorizzazione della cucina italiana nel mondo”. Al via il marchio territoriale “Visit Lodi”. Il nuovo marchio territoriale “Visit Lodi”, realizzato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Explora. Il brand riporta nel pittogramma e nella scelta dei colori il richiamo ai caratteri forti del territorio: il patrimonio ambientale, la tradizione enogastronomica e gli aspetti artistici e culturali. Anche tramite questo nuovo strumento, saranno così promosse e valorizzate le principali iniziative lodigiane nel settore agroalimentare e nell’ambito culturale, oltre alle fiere e manifestazioni tradizionali. Nato per iniziativa della Camera di commercio e della Consulta del Lodigiano, il logo “Visit Lodi” vede la collaborazione attiva dei principali soggetti locali, Comuni, Provincia ed associazioni di categoria. 


 

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