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  • mercoledì 30 aprile 2025

Fca, partito il confronto Sindacati-Azienda per la riapertura degli impianti in sicurezza

Aperto il confronto tra Fiat Chrysler e i sindacati “in vista della futura ripresa produttiva per individuare le misure sanitarie necessarie a prevenire il rischio di contagio da coronavirus”. Lo affermano Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR dopo una conference call “per provare a concordare misure sanitarie utili a prevenire i rischi di contagio da Covid-19, allorquando riprenderà l’attività produttiva”.


Le prime produzioni “che dovrebbero ripartire, una volta terminato il blocco generale deciso dal governo, sono quelle del Ducato in Sevel, della Compass a Melfi, e della 500 E a Mirafiori, nonchè alcune lavorazioni delle meccaniche di Termoli e Torino e alcune attività di staff”. Il sindacato “ha chiesto di rafforzare le misure già previste dal protocollo di parti sociali e governo già avviate prima del fermo nelle singole unità produttive, ad esempio fornendo mascherine all’intero personale e effettuando il rilievo della temperatura a chiunque entri in stabilimento”.


Fca “si è detta pienamente disponibile a concordare azioni che possano garantire la migliore soluzione possibile, in armonia a quanto consigliato dalle stesse autorità sanitarie e, dopo un primo confronto, si è detta pronta a produrre un testo nei prossimi giorni che accolga le principali richieste sindacali e affronti questi punti: pulizia e igienizzazione degli ambienti, che poi andrà mantenuta nel tempo, dotando anche il personale dell’occorrente per pulire la propria postazione; informazione e formazione del personale da tenere immediatamente al rientro; utilizzo di segnaletica orizzontale per facilitare il mantenimento delle distanze; scaglionamento delle pause; limitazione dell’utilizzo degli spogliatoi; limitazione di meeting e di viaggi; dotazione di dispositivi di sicurezza individuali al personale, come guanti, occhiali e due dispositivi a turno; mantenimento del lavoro agile per chi può lavorare da remoto; riorganizzazione delle mense con possibilità di fornire un sacchetto da asporto in luogo del normale pasto e con possibilità di collocare la pausa mensa a fine turno; ricerca di idonee soluzioni per evitare l’incrocio del personale in uscita e in entrata”.


Per le persone che hanno specifiche fragilità “occorrerà individuare soluzioni specifiche. Fca si è anche riservata di valutare la momentanea sostituzione della marcatura con l’annotazione dell’uscita da parte del responsabile. L’obiettivo è arrivare a un accordo in Friuli Venezia Giulia”.


 

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