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  • mercoledì 30 aprile 2025

Economia e commercio di Taranto, non solo proteste, ma proposte. ConfimpreseItalia-Taranto passa al contrattacco

 


Il tempo dell’ attesa è terminato. Basta avere atteggiamenti di attesa come se un qualcosa di positivo possa arrivare da Roma o da altre città. Bisogna , per risollevare l’ economia di Taranto, abbandonare le idee di attesa ed iniziare a lavorare per creare una città moderna capace di non dimenticare radici e cultura proprie. Esordisce così il Presidente di Confimprese Taranto Federico Greco. Taranto, purtroppo è caduta in una voragine profondissima e sicuramente i dati provenienti dalle imprese non sono  assolutamente confortanti, saldi negativi tra chiusure ed aperture nuove attività devono farci  valutare un cambiamento di rotta della nostra economia locale. Taranto non è solo Ilva o grossi insediamenti industriali ma è un insieme di micro aziende che purtroppo tendono a scomparire. Noi , come  associazione di categoria nascente sul territorio , vogliamo che le micro imprese debbano poter nascere ,crescere e continuare a vivere creando quella diversità di lavoro che possa portare i giovani a scegliere del proprio futuro. Seppur nati da poco , ma forti delle nostre esperienze sul territorio, siamo stanchi di sentir parlare di Taranto e di continuare ad ascoltare i faremo ed i vedremo elargiti dai politici di turno. Attendiamo che ciò che si è iniziato sia effettivamente concretizzato. Personalmente continuo a sentir parlare del CIS , della Zes Jonica , ma a distanza di anni , ancora nulla si è riversato sul territorio. Sicuramente la creazione di una No-Tax area potrebbe favorire la ripresa, come potrebbe favorirla una creazione di un Finanziamento Comunale per apertura nuove attività, cosa già fatta in altri Comuni, come potrebbe favorire alla ripresa L’ uscita del Comune di Taranto dalla procedura di dissesto che dopo 12 anni sicuramente ha estenuato Le tasche dei contribuenti tarantini. Integrare , finalmente, il Distretto Turistico Tarantino nato per Decreto Ministeriale nel Dicembre 2017 ma non ancora attivo che aiuterebbe le imprese del settore Turistico ad avere una sburocratizzazione nella creazione di nuove imprese.   Se poi abbiniamo i deficit  strutturali che il nostro territorio ha ecco  che il quadro si completa. Sicuramente valida la candidatura ai Giochi del Mediterraneo ma come arriveranno le delegazioni delle altre nazioni da noi? Un aeroporto esistente sulla carta ma usato solo per fini fieristici e ludici e non per il servizio che un aeroporto deve offrire. Un Terminal bus che di Terminal non ha nulla sia per i servizi offerti che per le mancanze strutturali, ad esempio assenza completa di  pensiline che possano riparare gli avventori dalla pioggia, una stazione ferroviaria ferma a 40 anni fa  ,una struttura viaria inefficace e obsoleta completano il quadro. Quindi , ora, invitiamo tutte le Associazioni di categoria presenti sul territorio, il Comune di Taranto, la Provincia a creare un tavolo dove si possa discutere dei problemi reali della città ed insieme risolverli nel più breve tempo possibile perché Taranto ha bisogno di riprendere un ruolo da seconda  città pugliese. Se tutto questo non si realizzerà. Invitiamo le imprese tarantine a consegnare le chiavi dei propri opifici nelle mani di Sua Eccellenza Il Prefetto Demetrio Martino.  


 

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