Denuncia di Confesercenti:“Strage di autonomi, dal lockdown -117mila”

E’ stata una vera e propria “strage” della cosiddetta occupazione senza datore di lavoro, ovvero i cosiddetti autonomi, che crolla al livello più basso dall’inizio delle rilevazioni Istat nel 2004. Lo sottolinea Confesercenti commentando i dati Istat sul mercato del lavoro.
“Le stime provvisorie dell’occupazione a luglio – sottolinea – confermano il forte impatto della crisi su imprenditori e autonomi: dal mese di febbraio, ultimo dato prima del lockdown, a luglio se ne contano 117mila in meno”.
“Il dato rafforza e specifica meglio i caratteri della crisi in corso. In primo luogo, nella sua intensità. Nonostante luglio sia il primo mese di aumento dell’occupazione dopo 4 mesi di riduzioni continuative, in cui si sono persi 500mila posti di lavoro, lo scarto con luglio 2019 resta elevato: 556mila occupati in meno, il 2,4%. E a pesare è proprio la crisi di imprenditori, professionisti e autonomi. Mentre sul mese i dipendenti aumentano di 145mila unità (di cui 138mila permanenti) gli indipendenti diminuiscono di 60mila; rispetto a luglio 2019 entrambe le componenti calano, ma la flessione dei dipendenti è pari all’1,8%, quella degli indipendenti al 4,5%.
Se osserviamo i dati dal 2004, anno di avvio della presente indagine sulle forze di lavoro, si rileva come il numero dei lavoratori sia crollato: 1,239 milioni in meno – il 20% – collocando questo dato di luglio tra i più bassi di sempre.
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