Confindustria: “Il rinvio della riapertura delle attività produttive produrrà effetti negativi sul Pil”

Il rinvio di altre due settimane della riapertura delle attività produttive produrrà un’ulteriore caduta del Pil rispetto alle prime stime e, di conseguenza, “ragionevolmente il quadro di finanza pubblica prospettato nel Def è ad oggi peggiore: il deficit pubblico tendenziale è indicato al 7,1% nel 2020, a causa del maggior calo del Pil nominale. Nel quadro programmatico, incluse le nuove misure di policy, si arriva a un deficit del 10,4% nel 2020”.
E’ quanto ha sottolineato il direttore del centro studi di Confindustria (Csc), Stefano Manzocchi, in audizione nelle commissioni congiunte del Bilancio di Camera e Senato sul Def.
“Il rapporto tra debito e Pil è indicato al 155% contro il 150 stimato a marzo dal centro studi – ha detto – in ragione dell’effetto combinato delle nuove previsioni sul calo del Pil e delle nuove misure fiscali”.
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