Confindustria e la risalita: “incompleta e domanda interna fredda”

In Italia, nonostante il rimbalzo “la risalita è incompleta e l’attività ancora compressa” con la domanda interna “fredda”, l’export “in parziale risalita” e il mercato del lavoro “debole”. E’ quanto rileva Confindustria nella consueta “Congiuntura flash”.
L’Eurozona è in recupero, gli spread sovrani in calo anche grazie alla nascita del recovery fund, dice viale dell’Astronomia. Molti mercati esteri sono ancora frenati dalla pandemia, il commercio mondiale resta difficile, con luci e ombre negli Usa e la Cina in debole ripartenza. “Siamo all’inizio del trimestre, il terzo, che farà registrare una variazione positiva del Pil italiano, dopo il minimo della recessione nel secondo – sottolinea Confindustria – i dati sull’andamento a luglio sono pochi, ma una risalita è stata a fatica avviata a maggio-giugno. Tuttavia, è stata parziale e i rischi che si affievolisca sono alti, lasciando l’attività su livelli compressi. Il freno post-lockdown è la domanda che resta bassa”.
La produzione industriale a giugno ha registrato appena un +3,9% (stime Csc), dopo il buon recupero di maggio (e il -43,1% a marzo-aprile). “Il numero cui guardare – spiega – è il -16,9% dai livelli pre-Covid, ricordando che i dati recenti potranno essere rivisti fortemente per ragioni tecniche”. Nonostante un rimbalzo, i consumi sono al -15% annuo a giugno (stime Confcommercio). Parziale la risalita della fiducia delle imprese; i giudizi sulle condizioni per investire restano negativi nel secondo trimestre, pur meno sfavorevoli; le attese sugli investimenti indicano ulteriore calo (Banca d’Italia).
A maggio gli occupati sono calati ancora (-84mila), ma la ricerca attiva di lavoro ha iniziato a risalire (+307mila), buon segnale in prospettiva. Ci si attende per gli occupati ulteriore discesa, ma l’ampio ricorso alla Cig continuerà a salvaguardare posti di lavoro, aggiustando le ore lavorate.
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