Cnh Industrial, Uilm: accordo quadro su riorganizzazione, no licenziamenti

Cnh Industrial e i sindacati hanno raggiunto “un’intesa quadro che scongiura il rischio di licenziamenti e individua gli strumenti utili per gestire in modo socialmente responsabile il piano di riorganizzazione degli stabilimenti italiani”. Lo afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore automotive.
“È un’intesa importante – secondo Ficco – che andrà sviluppata in ulteriori accordi locali, grazie alla quale riusciamo a scongiurare il rischio di licenziamenti anche a San Mauro e a Pregnana, dove abbiamo purtroppo potenziali eccedenze determinate dalla decisione aziendale rispettivamente di riconvertire e di cessare la produzione. Ma l’intesa contiene misure utili anche per lo stabilimento di Brescia e compie una dettagliata ricognizione della missione produttiva di tutti gli altri stabilimenti italiani”.
“Per scongiurare i potenziali esuberi – spiega il sindacalista – si contemplano un ventaglio di soluzioni, da adoperare in modo differenziato negli stabilimenti di Pregnana, San Mauro e Brescia, quali proposte di trasferimento incentivato in altri siti del gruppo, esodi incentivati volontari, ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi, utilizzo ove possibile di distacchi e trasferte allo scopo di ridurre la permanenza in Cigs”.
Inoltre per il solo sito di Pregnana “la ricerca, da parte aziendale, di soggetti industriali disponibili a rilevare il sito, a condizioni agevolate, per lo svolgimento di attività imprenditoriali sostenibili nel lungo periodo e capaci di assorbire una parte dell’attuale occupazione, nonchè eventuali opportunità di reimpiego da parte di altre aziende sul territorio. Questi strumenti saranno a disposizione dei tavoli locali, ferma restando una cabina di regia nazionale”.
“Abbiamo raggiunto l’intesa – aggiunge Ficco – conformemente alle disposizioni emanate per contenere l’epidemia in corso, avvalendoci di call conference e di scambi informatici. Speriamo che presto, superata l’emergenza, saremo in condizioni di incontrarci di persona al ministero dello sviluppo economico”.
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