• Quotidiano di informazione
  • domenica 12 maggio 2024

Clima impazzito mette a serio rischio i raccolti agricoli

Il clima letteralmente quasi impazzito di queste ore, rappresenta una gravissimo rischio soprattutto per il sistema agroalimentare italiano. Nelle campagne è corsa contro il tempo per salvare i raccolti dall’arrivo della nuova ondata di maltempo sull’Italia. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che a preoccupare sono le previsioni meteo che rischiano di far salire il conto dei 10 milioni di danni subiti fino ad ora dalle coltivazioni in questa pazza primavera segnata dalle forti precipitazioni e da basse temperature che fanno classificare fino ad ora il mese di maggio come il piu’ freddo degli ultimi 15 anni. Nei territori già colpiti dal maltempo i tecnici della Coldiretti sono al lavoro per la verifica dei danni e l’eventuale dichiarazione dello stato di calamità in agricoltura, mentre nelle aree minacciate dalla nuova ondata si stanno stendendo le reti antigrandine a protezione delle colture e si anticipa dove possibile la raccolta di frutta e verdura per metterle al sicuro dalle intemperie. La grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono sulle verdure e sui frutteti e – continua la Coldiretti – spogliano le piante compromettendo i raccolti successivi, dopo un anno di lavoro. La prima mappa dei danni causati dal maltempo alle produzioni agricole con gli effetti su raccolti, lavoro, prezzi e consumi degli italiani in una pazza primavera ma anche gli ultimi dati elaborati da Coldiretti sul rischio idrogeologico in Italia, sono al centro di un incontro nella sede di  Coldiretti, in Via XXIV Maggio, in occasione della premiazione del primo concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, promosso da Coldiretti, Anbi (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue) e Fondazione Univerde, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Saranno presenti, tra gli altri, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, Francesco Vincenzi (presidente Anbi), Alfonso Pecoraro Scanio (presidente Fondazione Univerde) e Elena Lorenzini (vice capo di Gabinetto Ministero Sviluppo Economico). Con gli effetti dei cambiamenti climatici che si abbattono su un territorio reso già fragile dal consumo di suolo, l’aumento dei rischio per la popolazione va contrastato con la prevenzione a partire da una corretta gestione della risorsa acqua per la sicurezza, ma anche come fattore strategico per il futuro dell’agricoltura italiana.


 

 Commenti

La tua email non verrà pubblicata. Campi richiesti:

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. OK