Alitalia, Filt Cgil: contrari a ogni ipotesi ridimensionamento, ma Patuanelli smentisce tagli

La Filt Cgil è “fermamente contraria” a qualsiasi ipotesi di ridimensionamento per Alitalia. Lo afferma il segretario nazionale Fabrizio Cuscito dopo le indiscrezioni sul piano presentato all’Antritrust europeo che vedrebbe una compagnia con 70 aerei e 4mila esuberi.
“Se le indiscrezioni fossero confermate – sottolinea il sindacalista – saremmo fermamente contrari. Sarebbe un piano di ridimensionamento e non di sviluppo, come invece giustamente annunciato da tutti i ministeri competenti negli ultimi mesi”.
“Sembrerebbe – spiega Cuscito – la riproposizione di vecchie ricette sempre fallite, dai capitani coraggiosi agli emiratini di Etihad, che puntano sul ridimensionamento del perimetro aziendale e della flotta e che fanno pagare ai lavoratori tutto il costo della crisi. In Alitalia il costo del lavoro è fra i più bassi di Europa”.
“Per noi – evidenzia il segretario nazionale della Filt – discontinuità non vuol dire esuberi di personale ma sviluppo della flotta, aerei nuovi, nuovo modello di business, investimenti su nuove tecnologie, manutenzioni, handling e cargo, insomma tutto quello che sembra non esserci in questo ipotetico piano disegnato dagli advisor che, se fosse confermato, non potremmo condividere”.
“Per ricostruire il trasporto aereo italiano – aggiunge Cuscito – e in generale il tessuto industriale del paese, ci vuole più coraggio di quello dimostrato nell’ipotetico piccolo piano che sarebbe stato presentato dagli advisor per Alitalia”. Questa la posizione della Cgil, che però riceve l’immediata smentita del Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli: “Assolutamente no - ha affermato a margine dell’assemblea dei presidenti di Coldiretti -. Esiste una dotazione iniziale con un range di 70 aerei che è il numero di quelli che servono oggi per volare. Non ci sono esuberi nel piano che ha in testa il governo".
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