A Marcianise tra oro e scienziati scoppia una rivolta, la denuncia di Uce (Unione commerciali ed esercenti)

Cronaca di una sconfitta che dimostra come questo governo ed i politici attuali siano inadeguati. Qualcuno ha visto qualche scienziato delle svariate task force?
Ieri è ripartito a Marcianise, in Campania, il Centro orafo del Tarì dedicato al solo ingrosso; le Ditte ivi insediate ne hanno dato notizia alla loro clientela chiarendo nei messaggi di cortesia che la ripartenza del Centro era stata resa possibile dal DCPM della fase 2 per le Aziende aventi Codice Ateco 46225 (grossisti di metalli non ferrosi), per il resto dei Dettaglianti codice Ateco 4777 compresi i Compro Oro la ripartenza al pubblico è prevista non prima del 18/5. Parliamo di acquisto di oggetti in oro usati ceduti da privati esclusivamente agli Operatori Professionali di oro in danno dei semplici Compro oro.
Cosa è successo? Un parapiglia generale! La solita contorta normativa regionale che permette Ingrosso e Dettaglio sia possibile nella stessa sede ha permesso agli Operatori Professionali Oro (ateco 46225) di fare acquisti giustificandosi con i vessati Compro Oro (ateco 4777) che essendo i loro fornitori i privati i materiali in oro raccolti quali grossisti possono essere rivenduti nelle comuni filiere come oro industriale. Forse che i Compro Oro sono più fessi? Li hanno costretti ad iscriversi con una quota neanche economica all’OAM ovvero Organismo Agenti Mediatori ma gli lo hanno dato un codice ateco differente. E nei “decretini” cosa avviene…? Gli Operatori Professionali Oro possono aprire il 4 maggio mentre i Compro Oro devono aspettare il 18 maggio. Come è finita? Questi ultimi si sono ribellati a questa palese ingiustizia ed hanno subito aperto i loro negozi. Ci saranno sanzioni per loro? Spero di no. Se invece ci saranno non lo dimenticheremo e Conte con i suoi “scienziati” ci dovranno più di una spiegazione. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Uce (Unione Commercianti Esercenti)
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