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  • lunedì 28 aprile 2025

Conad, oltre 800 dipendenti con il benservito. Formalizzata la procedura di licenziamento

 


Conad formalizza la procedura di licenziamento per 817 dipendenti in varie sedi e annuncia che entro giugno 2020 tutta la vertenza si dovrà concludere. "Questa procedura di mobilità, che non è una sorpresa, rappresenta l’inizio della fine di Auchan e Sma - scrive in una nota la Filcams Cgil e pubblicata su Rassegna.it -. Margherita Distribuzione, la nuova denominazione sociale che ha unito tutte le ex società della multinazionale francese sotto il controllo della Bdc del finanziere Mincione e del consorzio Conad, non arriverà al 2021, anzi probabilmente entro giugno 2020 tutto dovrà concludersi".


In pratica, secondo il sindacato, Conad "si sta scegliendo, per interessi commerciali o immobiliari, la parte di rete vendita che preferisce, il resto è sul mercato e se non trova a breve acquirenti verrà abbandonato. Ai lavoratori in esubero - continua la Filcams Cgil - l’unica strada che offre l’impresa è un incentivo al licenziamento o un percorso di outplacment".


Ai 817 dipendenti messi alla porta, vanno aggiunti, poi, ricorda ancora il sindacato, i lavoratori della logistica e dei servizi, sia diretti che in appalto. "Lavoratori che l’impresa sta trattando come fantasmi e che potrebbero essere almeno altri 500 da nord a sud - spiega la Filcams - Perché se la testa dell’impresa viene meno anche per questi lavoratori il destino rischia di essere segnato".


Inoltre, ricorda sempre il sindacato, ci sono ancora molti punti vendita fuori dal perimetro di interesse di Conad e deve ancora essere avviata la riorganizzazione degli Ipermercati, il tutto in attesa dell’esito delle procedure con l’antitrust. Ieri intanto si è concluso il passaggio di ramo d’azienda dei sei punti vendita verso Esselunga, "i lavoratori coinvolti sono gli unici che in tutta questa vertenza esultano", sottolinea la Filcams.


“L’annuncio dello svuotamento delle sedi, oltre a mettere nel panico 817 persone, esplicita che la vertenza precipiterà velocemente”, dichiara Alessio Di Labio, segretario nazionale della Filcams Cgil. “Su questo anche il ministero dello Sviluppo Economico e il ministero del Lavoro dovranno finalmente responsabilizzarsi e avere un ruolo attivo e non di semplici spettatori”.


 

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