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  • martedì 30 aprile 2024

Turismo, - 90% di presenze a Natale e Capodanno

Sarà un “panettone amaro per le imprese del turismo”, con le presenze turistiche previste in calo del 90% a dicembre. Lo sostiene il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, sulla base di un monitoraggio realizzato dal centro studi dell’associazione degli albergatori in vista delle festività di fine anno. E le ultime misure di contenimento decise dal consiglio dei ministri “costituiscono l’ennesima mazzata sulla testa delle imprese”. “In 10 dei 14 giorni che vanno da Natale all’Epifania – sottolinea Bocca – gli italiani dovranno restare in casa, mentre negli altri quattro sarà in ogni caso vietato uscire dal proprio comune. Una beffa clamorosa per quegli imprenditori che si erano fatti in quattro per mantenere gli alberghi aperti nonostante il divieto di spostarsi da una regione all’altra, gli impianti di risalita fermi, le terme chiuse, l’obbligo di cenone in camera e mille altre regole astruse. Lo schiaffo finale viene dal decreto che stanzia 650 milioni di euro per tutelare, com’è giusto, i bar e i ristoranti, ma dimentica completamente gli alberghi, che hanno subito danni ancora maggiori”. “Il contraccolpo – spiega il presidente – riguarderà l’intera economia e sarà forte, rammentando che in un anno normale tra Natale e l’Epifania si sarebbero messi in viaggio più di 18 milioni di italiani, attivando un giro d’affari di circa 13 miliardi di euro, che interessa tutte le componenti della vacanza: non solo alberghi ma anche trasporti, divertimenti e cibo”. “Purtroppo – aggiunge Bocca – piove sul bagnato: dopo il lockdown totale in primavera e l’estate peggiore della storia, durante la quale l’Istat ha registrato un calo del fatturato dei servizi di alloggio del 39,1%, la situazione si è aggravata ulteriormente, di pari passo con l’irrigidirsi delle misure restrittive”. Il calo delle presenze turistiche rilevato dal centro studi di Federalberghi “è stato del 60,9% a ottobre, per poi schizzare a -80,9% a novembre. E il preconsuntivo del mese di dicembre non lascia grande spazio alle speranze: saremo fortunati se ci sarà il 10% delle presenze del 2019”.


 

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