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  • giovedì 1 maggio 2025

Vaticano, c’è una nuova una commissione che si occuperà degli appalti più riservati

 


 Papa Francesco ha nominato presidente e membri della Commissione Materie Riservate. 


Presidente di questa neonata commissione è il cardinale statunitense Kevin Farrell, presidente del dicastero per i Laici, la Famiglia e la Cita, segretario Mons. Filippo Iannone, presidente del pontificio consiglio per i Testi legislativi, e membri sono mons. Fernando Vérgez Alzaga, segretario del Governatorato, Mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della sede apostolica (Apsa) e pade Juan Antonio Guerrero, prefetto della Segreteria per l’Economia. 


Sarà questa commissione, spiega Vatican News, a stabilire caso per caso su quali atti di natura economica è necessario mantenere la riservatezza. Per comprendere il significato della decisione bisogna infatti tornare a quanto si legge nel codice degli appalti pubblicate nel giugno scorso (“Norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”). Nell’articolo 4 di quel testo approvato dal Papa era specificato che l’applicazione della normativa veniva applicata a tutti i contratti pubblici ad esclusione di alcuni casi. 


Tra i casi in cui non si applica la normativa, al punto “d” dello stesso articolo, venivano citati i “contratti stipulati direttamente dalla Segreteria di Stato e dal Governatorato, per quanto di competenza”, e che abbiano almeno una delle seguenti caratteristiche”: “Siano necessari per adempiere gli obblighi internazionali, qualora lo stesso strumento detti direttamente le regole per aggiudicare gli appalti”; “Siano in tutto o in parte finanziati da un’organizzazione internazionale o da un’istituzione finanziaria internazionale e le Parti contraenti si siano accordate sulle procedure di aggiudicazione applicabili”; “Attengano a materie coperte dal vincolo di segretezza di cui all’art. 39 del Motu Proprio ‘La Cura Vigilantissima’”; “Attengano all’Ufficio e alla sicurezza del Romano Pontefice, della Santa Sede e della Chiesa Universale ovvero siano necessari o funzionali ad assicurare la missione della Chiesa nel mondo e garantire la sovranità e l’indipendenza della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano”. 


L’articolo 4 del Codice per gli appalti si concludeva con breve paragrafo (comma 2), nel quale veniva specificato che “Un Comitato di controllo nominato dalla Superiore Autorità vigila sui Contratti di cui al precedente paragrafo 1 lettera d”. La Commissione istituita nei giorni scorsi assume dunque questi compiti di controllo e vigilanza.


 


 

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