Hong Kong, almeno trenta arresti con la nuova legge sulla sicurezza nazionale

La polizia di Hong Kong ha eseguito finora a vario titolo più di 30 arresti a Causeway Bay, con addebiti che vanno dalla manifestazione illegale alla violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, fino all’ostacolo al rispetto delle leggi e al possesso di armi offensive. Lo si apprende dai social media delle forze dell’ordine che nel pomeriggio hanno annunciato il primo arresto in base alla legge sulla sicurezza nazionale: un uomo in possesso di una bandiera dell’Hong Kong indipendente. Il primo arresto era stato di un uomo con una bandiera pro-indipendenza fermato dagli agenti locali, durante una manifestazione organizzata per celebrare i 23 anni dalla fine del colonialismo britannico. Lo hanno riferito alcuni funzionari locali, citati dalla Bbc, spiegando che gli agenti sono stati costretti a utilizzare spray al peperoncino per disperdere la folla. Hong Kong è stata restituita alla Cina dalla Gran Bretagna nel 1997, in virtù di un accordo che avrebbe dovuto tutelare alcune libertà per almeno 50 anni. La Cina “ha promesso 50 anni di libertà al popolo di Hong Kong e ne ha concessi loro solo 23”, ha ricordato il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. La polizia di Hong Kong ha dichiarato che l’uomo arrestato portava una bandiera per “l’indipendenza di Hong Kong” mentre i manifestanti pronunciavano alcuni slogan che potevano costituire un grave crimine ai sensi della nuova legislazione. “Un uomo è stato arrestato per il possesso di una bandiera per l’indipendenza di Hong Kong, nella Baia di Causeway, in violazione della legge sulla sicurezza nazionale. Questo è il primo arresto fatto da quando la legge è entrata in vigore”, ha confermato la polizia in un tweet.
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