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  • lunedì 28 aprile 2025

Casa Bianca blindata dopo l’omicidio dell’afroamericano a Minneapolis. Spari sulla folla a Detroit, muore un 19enne

 


Casa Bianca blindata a causa delle proteste in corso a Washington contro l’uccisione dell’afroamericano George Floyd da parte della polizia. Centinaia di manifestanti sono arrivati fino ai cancelli dell’edificio, a Pennsylvania Avenue, costringendo la Casa Bianca a far scattare il lockdown. Le porte della sala riunioni, dove i giornalisti hanno i loro uffici, riferisce la Cnn, sono state chiuse e non stanno lasciando uscire nessuno.


Mentre dilagano le proteste in diverse città degli Stati Uniti, il sindaco di Minneapolis ha imposto il coprifuoco notturno dalle 20 alle 6 per tutto il weekend. Stesso provvedimento è stato preso da due cittadine confinanti (St. Paul e Roseville).


 


Il Pentagono allerta l’Esercito, pronte ad intervenire unità dell’esercito


Il Pentagono ha chiesto all’esercito di tenere diverse unità militari pronte ad essere dispiegate a Minneapolis. Lo scrive l’agenzia Associated Press sottolineando che è estremamente raro che il Pentagono dia un ordine del genere. Il governatore della Georgia, Brian Kemp, ha dichiarato lo stato d’emergenza a Fulton County, dove si trova Atlanta, a causa delle tensioni e dei tafferugli durante le proteste Dimostrazioni sono in corso, oltre che nella capitale, a Saint Paul (Minnesota), New York, Houston, Detroit. E altre proteste sono previste nel weekend, dall’Iowa alla Florida.


 


Ragazzo di 19 anni assassinato mentre protestava. Spari da un Suv contro la folla


 


 


Un ragazzo di 19 anni è stato ucciso a Detroit, in Michigan, da spari provenienti da un Suv. Lo riporta l’Associated Press. Gli spari erano indirizzati contro una folla di persone che stava manifestando per l’uccisione dell’afroamericano George Floyd. Il ragazzo è morto in ospedale.


 


Obama e la morte di George Floyd


 


 “Il trattamento diverso in base all’etnia per milioni di americani è tragicamente ‘normale’, che si tratti del sistema sanitario, del sistema di giustizia penale, di correre in strada o solo guardare gli uccelli in un parco (riferimento ad alcuni avvenimenti degli ultimi giorni, in particolare al video virale in cui una donna segnala alla polizia per telefono una persona in un parco soltanto perché nera, Ndr.). Questo non dovrebbe essere normale nel 2020, in America. Non può essere normale. Se vogliamo che i nostri bambini crescano in una nazione all’altezza dei suoi più alti ideali, possiamo e dobbiamo fare meglio”. Lo ha scritto l’ex presidente statunitense, Barack Obama, in un comunicato diffuso per esprimere il suo punto di vista sulla morte di George Floyd e su altri casi riguardanti cittadini afroamericani. Obama ha poi chiesto giustizia per la morte di George Floyd e ha esortato “a lavorare tutti insieme per creare una ‘nuova normalità’ in cui l’eredità dell’intolleranza e del trattamento ingiusto non infetti più le nostre istituzioni e i nostri cuori”.


 

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