Bielorussia, oltre 6000 gli oppositori arrestati dalla Polizia di Lukashenko

Sono 6700 le persone arrestate in Bielorussia in seguito alle proteste seguite alla rielezione del presidente Alexander Lukashenko. Lo riferiscono le autorità locali, come riporta la Cnn, aggiungendo che un giovane di 25 anni ha perso la vita negli scontri.. "Più di seimila persone sono state arrestate negli ultimi tre giorni, compresi minori, in quella che è una chiara violazione del diritto umanitario internazionale’’, ha dichiarato Michelle Bachelet, alto commissario Onu per i diritti umani. Solo nelle proteste di mercoledì, la polizia ha fermato altre 700 persone durante. Lo ha reso noto il ministero degli Interni denunciando che le proteste sono "eventi di massa illegali". Migliaia i manifestanti in piazza da sabato, quando gli exit poll hanno iniziato a dare la riconferma con l’80 per cento dei voti di Lukashenko, al potere da 26 anni. Anche una cinquantina di giornalisti tra le persone arrestate o ferite, secondo il Sindacato della stampa della Bielorussia. Tra loro anche il free lance italiano Claudio Locatelli. L’Unione Europa ha parlato di un uso ’’sproporzionato’’ della forza.Intanto la Lituania apre i confini ai bielorussi in fuga dalla repressione. "I cittadini bielorussi che arrivano per motivi umanitari possono entrare in Lituania", ha dichiarato il primo ministro Saulius Skvernelis. I dettagli di quest’apertura verranno specificati oggi, ha spiegato un portavoce del governo. Ma intanto la ministra dell’interno Rita Tamasuniene ha suggerito che la Bielorussia venga tolta dalla lista dai paesi di provenienza per i quali servono controlli più stringenti per il coronavirus. La Lituania ha già accolto Svetlana Tikhanovskaya, la candidata dell’opposizione fuggita all’estero dopo le elezioni presidenziali di domenica, vinte ufficialmente dall’autocratico Alexander Lukashenko. "Dobbiamo mostrare solidarietà e responsabilità. La prima reazione delle capitali europei è, come minimo, deludente. Noi, i vicini più stretti, siamo come al solito i primi a reagire", ha detto Skvernelis, auspicando sanzione dell’Ue contro Minsk. Le sue parole arrivano mentre più di seimila persone sono state arrestate in Bielorussia per le manifestazioni di protesta in tutto il paese contro i brogli del regime.
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