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  • sabato 3 maggio 2025

Visco (Banca d’Italia) e gli alibi di migranti, Ue e finanza

Basta con i capri espiatori come l’Europa, le banche e gli immigrati. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sottolineando che “per rimuovere gli ostacoli che frenano l’attività produttiva e l’imprenditorialità degli italiani occorre un piano di misure organico, che intervenga sia sul lato dell’offerta sia su quello della domanda”.


“Un piano efficace – ha spiegato il governatore alla ‘Lezione Giorgio Fuà 2019’ all’università di Ancona – richiede di abbandonare definitivamente la facile e illusoria ricerca di capri espiatori (l’Europa, la finanza, i mercati, gli immigrati) per fondarlo invece su un’analisi approfondita dei mali della nostra economia, che metta in primo piano le sfide poste dal cambiamento tecnologico e da quello demografico, temi per i quali il contributo di un maestro come Giorgio Fuà resta ancora rilevante”.


Soffermandosi ancora sul tema immigrazione, il Governatore di Bankitalia ha osservato come questa “può dare un contributo alla capacità produttiva del paese. Gli studi non rilevano effetti negativi dell’immigrazione sui lavoratori del paese ospitante nè in termini di tassi di occupazione nè di livelli retributivi, può anzi avere un impatto positivo sui tassi di partecipazione e sul numero di ore lavorate dalle donne italiane”.


“Vanno però affrontate con decisione le difficoltà nell’integrazione e nella formazione di chi proviene da altri paesi così come quelle che si incontrano nell’attirare lavoratori a più elevata qualificazione”.


 

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