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  • giovedì 25 aprile 2024

Visco (Banca d’Italia): "Banche minori più esposte ai rischi della ’pandemia economica’"

 


Le banche italiane di dimensioni meno rilevanti hanno una maggiore esposizione al rischio di credito collegato alla pandemia rispetto agli istituti più grandi. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo a un workshop online di Via Nazionale sulla gestione delle crisi bancarie in Europa.  “Una recente analisi della Banca d’Italia – ha sottolineato Visco – conferma che l’effetto della pandemia sull’esposizione al rischio di credito delle banche italiane potrebbe essere maggiore tra gli istituti meno rilevanti rispetto a quelli rilevanti, a causa della diversa composizione dei portafogli di finanziamenti”. Poi Banca d’Italia sul debito pubblico Il debito pubblico resta stabile a novembre, su livelli mai raggiunti in passato. A fine novembre, secondo la Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche era pari a 2.586,5 miliardi, “pressochè stabile” rispetto al mese prima.  Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (16,8 miliardi) “è stato più che compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (-16,9 miliardi, a 61,5) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che ha complessivamente ridotto il debito di 0,4 miliardi)”.  La riduzione del debito “è riconducibile alle amministrazioni centrali” mentre il debito delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è rimasto stabile. Alla fine di novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 21,2% (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese prima). La vita media residua del debito è rimasta stabile rispetto a ottobre, a 7,4 anni.  A novembre “è stata erogata un’ulteriore tranche (6,5 miliardi) dei prestiti previsti nell’ambito dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza (Support to mitigate unemployment risks in an emergency, Sure)”. Alla fine del mese i prestiti erogati dalle istituzioni europee all’Italia ammontavano nel complesso a 16,5 miliardi.  A novembre, aggiunge Bankitalia, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 42,6 miliardi, “un valore sostanzialmente in linea con quello dello stesso mese del 2019”. Nei primi 11 mesi del 2020 le entrate sono state pari a 363,6 miliardi, in diminuzione del 5,9% (-22,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2019.


 


 

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