Vibram raggiunge i 190 milioni di euro di fatturato
Vibram ha concluso il 2018 con un fatturato leggermente superiore ai 190 milioni di euro, rispetto ai 173 milioni di fine 2017. I mercati di Stati Uniti ed Europa rappresentano insieme il 90% del giro d’affari del brand, in parti eque 45%-45%. L’Asia (Giappone, Corea del Sud e in misura minore Cina) realizzano il restante 10%. Sul fatturato, 20 milioni di giro d’affari sono ottenuti con il prodotto finito con le linee “Five Fingers” e “Furoshiki” e 170 milioni sono ricavati vendendo le suole. Vibram ha sempre 3 negozi monomarca di proprietà, uno in Via Raffaello Sanzio a Milano, uno a Montebelluna, e uno a Boston, Stati Uniti, “che i primi giorni di febbraio trasferiremo”, rivela Manuzzi, “sempre a Boston, ma in Commonwealth Avenue. Non abbiamo progetti per altre aperture. Dopotutto produciamo solamente due linee. Si tratta soprattutto di vetrine utilissime per la brand recognition e per far provare il prodotto al cliente finale”.
L’azienda lombarda ha aperto nell’ultimo triennio anche quattro Vibram Academy (ad Atene, Parigi, Londra e Vienna), spazi aperti in collaborazione con i suoi distributori e ispirati al progetto “Vibram Sole Factor”, sviluppato per dare al cliente l’opportunità di personalizzare la propria calzatura applicandovi una suola Vibram. “Puntiamo molto anche sull’e-commerce per le due linee “FiveFingers” e “Furoshiki”, e il nostro e-shop diretto sta crescendo bene, tanto da essere arrivato a generare circa 5 milioni di giro d’affari”, indica Paolo Manuzzi. “Lo consideriamo un canale molto interessante per entare in contatto col consumatore finale. Può sembrare banale dirlo, ma noi siamo un’azienda il cui DNA che viene dal Business to Business, e curare un rapporto e un contatto con i clienti non erano nelle nostre prerogative”.
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