Via libera del Governo al nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi

Via libera nella notte tra mercoledì e giovedì al nuovo scostamento di bilancio pari a 25 miliardi dal Consiglio dei Ministri. Il voto in Parlamento il prossimo 29 luglio. “L’esecutivo - si legge nella nota diffusa alla fine del Cdm -"chiede l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l’anno2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026". Infatti, si spiega ancora, "il Governo ritiene, in questa fase, di fondamentale importanza continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l’occupazione. In quest’ottica, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni". "Allo stesso tempo - si legge nel comunicato - non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi. Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell’azione pubblica a tutti i livelli di governo". "Infine - continua la nota - verranno assicurate le risorse necessarie per far ripartire l’insegnamento in presenza in condizioni di sicurezza". "Considerata la richiesta di autorizzazione all’indebitamento formulata dalla Relazione, il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è fissato all’11,9 per cento del PIL nel 2020. Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6 per cento del PIL nel 2020". Pur in un contesto di incertezza legato all’evoluzione della pandemia e della successiva fase di ripresa economica, il Governo "conferma l’obiettivo di ricondurre verso la media dell’area euro il rapporto debito/PIL nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati". Fra le altre decisioni, si legge nel comunicato, l’approvazione di un dl che modifica le sanzioni sul riciclaggio delle navi, e punta "a incoraggiare gli investimenti, con la creazione di distretti industriali in zone marittime portuali dedicati alla demolizione navale". Nell’ottica di rafforzare gli strumenti di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale il Cdm inoltre ha approvato un dl sulla direttiva Ue 2018/822 sullo "scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica" all’Agenzia delle entrate da parte degli intermediari e dei contribuenti, con le altre autorità competenti degli Stati membri dell’Unione europea e con altre giurisdizioni estere in forza degli accordi stipulati. E’ stata inoltre data attuazione della direttiva Ue 2018/958 relativa a un test della proporzionalità prima dell’adozione di una nuova regolamentazione delle professioni per "evitare restrizioni sproporzionate all’accesso alle professioni regolamentate o al loro esercizio".
Red.O
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