L’azienda danese di giocattoli ha annunciato di aver chiuso il 2017 con un ribasso del fatturato dell’8%. "Il 2017 è stato un anno sfidante e nel complesso non siamo soddisfatti dei risultati finanziari. Ad ogni modo, abbiamo iniziato l’anno in una posizione migliore". Niels B. Christiansen, ceo del gruppo Lego, non nasconde un’ombra di disappunto per l’ultimo esercizio dell’azienda danese dei mattoncini, chiuso con ricavi in calo dell’8% a 35 miliardi di corone danesi (circa 4,7 miliardi di euro), così come gli utili, scesi a 7,8 miliardi di corone danesi (1,04 miliardi di euro) dai 9,4 miliardi di corone (1,2 miliardi di euro) del 2016. Era dal 2004, l’anno della crisi peggiore per il produttore di giocattoli - al quale ha fatto seguito la riscossa guidata dall’attuale presidente Jørgen Vig Knudstorp - che l’azienda non faceva passi indietro a livello di fatturato. Per Lego, comunque, a fronte di un calo dei ricavi nel Nord America e in Europa, le vendite totali sono migliorate in alcuni di questi mercati, particolarmente negli ultimi mesi dell’anno. Ci sono inoltre opportunità - affermano dal quartier generale di Billund (Danimarca) - per tornare a crescere in questi mercati, lavorando insieme ai nostri partner commerciali per allargare il più possibile l’esperienza di gioco con Lego a tanti bambini.
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