Buone notizie per l’economia degli Stati Uniti che cresce piu’ del previsto: riviste al rialzo le stime sul Pil che è cresciuto al tasso annuale del 3,5%. Gli analisti si aspettavano un +3,4% e adesso ritengono che l’economia americana sia in corsa per chiudere il 2018 con una crescita del 3% o superiore. E se lo facesse, si tratterebbe della prima volta dal 2005. Il dato è peggiore del +4,2% del secondo trimestre del 2018, che era stato il migliore dal +4,9% registrato nel terzo trimestre del 2014 e era stato nettamente superiore al trimestre ancora prima, quando gli Usa avevano registrato un +2,2%. Nel quarto trimestre del 2017 c’era stato un +2,9%, nel terzo un +3,2%, nel secondo un +3,1% e nel primo un +1,4%. Un’ulteriore notizia positiva è arrivata dal tasso d’inflazione, che arretra nel terzo trimestre: il Pce index è passato a un tasso tendenziale dell’1,6% dal precedente 2%; l’indice Pce “core” che esclude le componenti più volatili del paniere è anch’esso aumentato dell’1,6% rispetto a un dato del +2,1% nel secondo trimestre. Male le esportazioni che sono calate a un tasso annuale del 3,5% in seguito alle tensioni commerciali. Le importazioni sono salite del 9,1%. Gli investimenti delle aziende sono risultati deboli.
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