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  • sabato 21 dicembre 2024

Tutte le Borse in calo

La Borsa cinese trascina giù anche le altre. Nuova discesa dei mercati finanziari internazionali in scia al crollo dei listini in Cina, con la svalutazione dello yuan a innescare ancora una volta grandi turbolenze. E un ’guru’ di Wall Street come il finanziere George Soros getta benzina sul fuoco e avverte: "La Cina ha un problema di aggiustamento. Quando guardo ai mercati finanziari ci sono difficoltà che mi ricordano il 2008".
Il timore del resto sembra essere proprio questo e alla fine non ce n’è per nessuno: fermata per eccesso di ribasso Shanghai perde il 7,04%, e in scia crollano tutti i mercati asiatici. Tokyo perde il 2,33%, Sydney il 2,2% e Seul l’1,1%. Col passare delle ore il contagio si allarga, van giù le materie prime fino a quando il petrolio tocca i minimi da 12 anni portandosi a New York a 32,1 dollari, salvo poi col passar delle ore contenere i danni e arrivare sulla parità alla chiusura dei mercati europei.
Dopo l’avvio in caduta, anche i listini europei e Wall Street si ricompongono, ma il bilancio resta comunque pesante: dal calo del 3,2% in apertura Milano chiude poi in perdita dell’1,14%, con lo spread appena sopra i 100 punti base. Londra cede nel finale l’1,96% e Francoforte termina in calo del 2,29% mentre l’indice Dax va sotto i 10 mila punti. A Wall Street - con un portavoce della casa Bianca che che fa sapere che gli Usa continuano a monitorare gli sviluppi della valuta cinese e i movimenti sui mercati - il Dow Jones perde il 2,32% a 16.514,77 punti, il Nasdaq cede il 3,03% a 4.689,43 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,4% a 1.943 punti.
 
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